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martedì 2 giugno 2009

E... STATE SICURI

Come ogni anno a Sciacca ed in tutti i paesi che si affacciano sul mare si approfitta della prima ondata di calore per riversarsi in spiaggia alla ricerca di un po’ di refrigerio, di un bagno e della cosiddetta tintarella. Se Menfi ormai da anni viene premiata dalla famosa bandiera blu che ne certifica la pulizia e la limpidezza delle acque, Sciacca, che dista pochi chilometri da Menfi, da anni patisce una situazione che è a dir poco scandalosa. Si arriva al periodo estivo, la bella stagione non giunge mai all’improvviso né a sorpresa, eppure l’amministrazione comunale di turno si fa trovare sempre ed irrimediabilmente impreparata. Accantoniamo, ma non per questo tralasciamo, il fatto che la programmazione dell’estate saccense ogni anno viene perpetrata in ritardo e riguarda soltanto le due settimane centrali di ferragosto, e concentriamo invece sulla questione che riguarda tutte le aree balneari le quali dovrebbero essere il fiore all’occhiello di una città che vuole certificarsi, al giorno d’oggi a torto, terzo polo di attrazione turistica. Tutte le strade che portano nelle varie zone marittime sono in condizioni disastrose e del resto non potrebbe essere altrimenti. Se tutta la città e le aree centrali sono ridotte ad un groviera, figurarsi le zone periferiche e balneari, frequentate soltanto pochi mesi all’anno. Dalla zona di San Giorgio a quella di San Marco è un susseguirsi di buche, perdite idriche, pozzanghere e frane piccole e grandi mentre l’apice si raggiunge nella via lido nel tratto di strada che porta tanto alla spiaggia della Tonnara quanto a quella della Foggia. Lì si rischia davvero di farsi male se non si fa attenzione, soprattutto per i tanti giovani motociclisti.
La sicurezza stradale dei cittadini di Sciacca non può e non deve aspettare la fine della campagna elettorale né tantomeno può essere oggetto di strumentalizzazioni di sorta da parte di chicchesia: si deve solamente agire, decisi ed in fretta. Siamo così abituati a vedere le nostre strade ridotte ad un colabrodo che quasi neanche più ci scandalizziamo né protestiamo, tutto sembra normale perfino gli incidenti, perfino citare il comune per danni. Ed è strano constatare come il comune spesso preferisca pagare le rimostranze del singolo automobilista piuttosto che mettere fine ad un fenomeno pericoloso per la pubblica incolumità.
Alle buche spesso siamo costretti ad aggiungere una perenne scarsa illuminazione dei tratti stradali maggiormente frequentati in estate e, si sa, è complicato scansare le asperità dell’asfalto al buio.
Del resto le stesse problematiche le vivono anche tutti quei cittadini che giornalmente frequentano le vie rurali e di campagna ma di loro nessuna si cura, in fondo sono saccensi di serie b, sono una minoranza silenziosa, una minoranza da solleticare al limite sono in periodi di elezioni, per le solite promesse del momento.
Tornando alla nostra stagione estiva possiamo invece constatare con piacere che le spiagge risultano essere già abbastanza pulite grazie all’intervento di pulizia deciso ed effettuato per tempo la qual cosa non può far che piacere a tutti quei bagnanti i quali hanno già inaugurato la loro personale stagione estiva. Allo stesso tempo è quasi normale prendere atto che del servizio di sicurezza garantito dai bagnini non c’è al momento nemmeno l’ombra: tale servizio tutti gli anni viene inaugurato sempre in ritardo, spesso solo per un mese o un mese e mezzo. Come se un imprevisto possa palesarsi soltanto nel mese di agosto o settembre. Trattasi inoltre di un servizio che garantirebbe altresì un posto di lavoro per numerosi giovani, almeno per un paio di mesi all’anno. Ma come spesso accade, accostare a Sciacca i termini “giovane” e “lavoro” rischia di essere un tabù, impossibile da sfatare.
Tirando le somme, quindi, al momento non possiamo fare altro che invitare tutti i saccensi alla prudenza tanto nel tragitto per raggiungere la propria spiaggia preferita quanto una volta giunti al mare, procedendo con andatura moderata, non eccedendo in sorpassi, con la cintura ben allacciata per gli automobilisti, indossando sempre il casco per i motociclisti, facendo attenzione a piroette, tuffi, scogli o mare ingrossato dal vento. Sperando che chi di dovere possa mettere il più presto possibile in sicurezza le strade di accesso alle zone balneari e le spiagge stesse.
Nell’attesa non ci resta che augurare una buona estate a tutti.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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