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mercoledì 24 novembre 2010

La giornata mondiale del diabete anche a Sciacca

Anche a Sciacca “la giornata mondiale del diabete” grazie al lavoro in piazza Scandaliato del medico Michele Russo. Un modo per fare il punto su quella che viene definita come “la malattia delle società ricche”. Dati in aumento dovunque, a rischio anche i bambini

Domenica 14 novembre si è tenuta la giornata mondiale del diabete, quella che viene definita la malattia delle società ricche ed opulente. Anche Sciacca ha aderito a questa iniziativa grazie al contributo dell’amministrazione comunale e al lavoro dell’equipe medico sanitaria guidata dal diabetologo Michele Russo. Il presidio, con medici, infermieri e altri operatori dell’azienda sanitaria locale, è stato collocato in piazza Angelo Scandagliato dove si sono effettuati degli screening gratuiti con diffusione di diverso materiale informativo. Quest’anno, poi, la novità dell’illuminazione di un monumento in tutte quelle città che hanno aderito all’evento: a Sciacca è stata la volta della chiesa della Madonna del Carmelo, illuminata di blu per non spegnere i riflettori su una malattia troppo spesso sottovalutata dagli stessi malati.
L’iniziativa come ogni anno è proposta anche grazie al patrocinio delle massime cariche ed autorità dello Stato italiano. Il motto è stato “corriamo più veloci del diabete”. Ma come? Sicuramente informando, puntando sulla prevenzione e su una corretta alimentazione.
Il diabete rappresenta una vera e propria epidemia globale. Lo certificano senza ombra di dubbio anche le cifre. Nel 1985 trenta milioni di persone soffrivano di diabete. Dopo 18 anni, nel 2003, il numero era salito a 194 milioni. Oggi siamo a 300 milioni, nel 2030 probabilmente, secondo i medici, saranno 435 milioni. E in Italia ben il 4,8 per cento della popolazione ha il diabete. Dati assolutamente allarmanti.
Grazie a questa giornata dedicata al diabete e al volontariato di medici, operatori sanitari, infermieri e associazioni di pazienti, tutti i cittadini hanno potuto ricevere gratuitamente materiale informativo, consulenza medica qualificata, ma soprattutto hanno potuto effettuare gratuitamente l’esame della glicemia. La Giornata Mondiale del Diabete è promossa da Diabete Italia, un’Associazione che vede riuniti allo stesso tavolo le società scientifiche di diabetologia dell’adulto, quelle scientifiche di diabetologia pediatrica, i rappresentanti delle associazioni delle persone con diabete in età adulta e in età pediatrica, i rappresentanti delle associazioni professionali degli infermieri e dei podologi in una sorta di alleanza comune per la gestione delle problematiche cliniche e sociali delle persone con diabete.
Quando si pensa al diabete, si associa sempre alla persona avanti con gli anni, alle prese con le punture di insuline e con sbalzi più o meno pericolosi di valori glicemici. Purtroppo non è solo così. In forte aumento infatti è il diabete diagnostico a bambini. Le cause? Il poco movimento, quindi una vita sedentaria, l’alimentazione veloce e non corretta, che non cura tutti i fabbisogni nutrizionali del corpo e lo stress. Molti scoprono di avere il diabete già da adulti. Il primo segnale di solito è quello dei troppi chili accumulati in breve tempo, in periodi relativamente brevi. I medici consigliano ai pazienti una vita regolare sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista degli sforzi fisici: i valori della glicemia non devono essere normali e tenuti sotto controllo soltanto quando si è prossimi alle analisi ma sempre, tutti i giorni e per tutto il giorno. I glucometri del resto sono molto semplici da usare e non fanno male.
Tra i tipi di diabete quello maggiormente in crescita nei paesi in via di sviluppo come l’Italia è il diabete mellito. Questo tipo di diabete si ha quando il corpo non riesce ad utilizzare lo zucchero che è presente nel sangue. Esistono due tipi di diabete mellito, uno colpisce bambini e ragazzi, l’altro le persone più adulte. Il diabete non si vede né si sente e provoca disturbi di solito soltanto quando la glicemia è molto alta. 1 italiano su 10 ha il diabete mellito oppure è a rischio di averlo e non sempre lo sa, è possibile avere il diabete per anni senza accorgersene mentre non curare il diabete mellito può avere traumatiche conseguenze come le amputazioni, infarti, ictus, cecità o dialisi anche se è bene precisare che, anche col diabete, si può condurre una vita pressoché normale. Notevole importanza ha lo sport per tenersi in forma e condurre una vita sana.
L'esercizio fisico, specie se aerobico, è parte integrante del piano di trattamento del Diabete Mellito.
La prima osservazione storica sull’argomento risale alla prima metà dell’800 ed è presente nel libro “Memoires d’un diabetique” in cui l’autore, medico e diabetico, riferiva che dopo un pasto abbondante era solito percorrere di corsa i boulevard esterni di Parigi e ne provava grande giovamento sul suo fisico.
La prima osservazione scientifica risale invece al 1926 (solo 5 anni dopo la scoperta dell'insulina), anno in cui Lawrence, medico inglese e diabetico, pubblicò sul British Medical Journal un articolo in cui dimostrava su se stesso che una iniezione di 10 unità di insulina pronta produceva un abbassamento glicemico molto maggiore e più rapido se era seguita da un esercizio fisico piuttosto che se si restava a riposo.
Negli anni ‘70 e ‘80 il miglioramento degli schemi terapeutici fece un pò dimenticare l’importanza terapeutica dell’esercizio. Nell'ultimo decennio, invece, l’attenzione del mondo diabetologico italiano si è focalizzata sulla qualità della vita e dunque anche su un aspetto non secondario di essa, quello dell'attività fisica e sportiva, ciò anche grazie all'impulso promozionale dato dall’Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici.
La pratica dell’esercizio fisico sicuro, infine, richiede oltre alla motivazione ed all'attitudine, che il paziente venga addestrato all'autocontrollo e all’autogestione e quindi rappresenta un forte volano di educazione terapeutica.
La Giornata del Diabete si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del ministero del Lavoro e Politiche Sociali, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero delle Politiche Giovanile e Attività Sportive, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e della Croce Rossa Italiana.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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