A Sciacca si torna finalmente a parlare della questione riguardante lo spostamento della statua di Padre Pio dal centro di piazza Gerardo Noceto, in pieno quartiere di San Michele.
Sinceramente non ne sentivamo la mancanza ma tant’è.
I residenti del quartiere non sembrano aver cambiato minimamente idea in merito: la statua al centro è ed al centro vogliono che rimanga, non ci sono margini di trattativa su questo punto.
Come si ricorderà questa vicenda era balzata agli onori della cronaca durante gli ultimi mesi dell’amministrazione Turturici quando ci si avviava alla campagna elettorale per le amministrative comunali di giugno. Addirittura c’era chi minacciava di non andare a votare se la statua fosse stata spostata. Il problema è nato allor quando si è pensato di riqualificare l’area con nuovi servizi ed abbellimenti. Progetto che a quanto pare va avanti e potrebbe venire finanziato presto.
L’Amministrazione comunale vuole abbellire il quartiere, dotandolo di nuovi servizi. Il progetto elaborato prevede, tra le altre cose, una nuova ripavimentazione della piazza, la realizzazione di un nuovo arredo urbano e la predisposizione di nuovi sottoservizi (rete elettrica, fognaria, telefonica ecc). E la statua? Ed il mercato rionale del sabato mattina? Avrebbe senso sistemare l’area per poi farci accampare sopra bancarelle di ogni genere e grado? Ed i parcheggi? I veicoli a motore non rovinerebbero quanto con tanta fatica si cerca di risistemare? Non sono idee bislacche ma accorgimenti da tenere in considerazione in quanto successivamente non si potrà dichiarare: “Mizzica, non ci avevamo pensato!” San Michele, il quartiere e non il Santo, è un rione che mantiene alto il livello di attenzione ed il cui slogan è: “Padre Pio non si tocca“. C’è chi si sta chiedendo il motivo di così tanta rabbia da parte dei fedeli, considerato che la statua del Santo di Pietrelcina non sarà tolta, bensì spostata in un altro punto di piazza Noceto. Maria Amico, che guida l’Opera al Servizio della Divina Misericordia, aveva dichiarato, in tal senso, che “Padre Pio è al centro della devozione non solo del quartiere, ma di tutta la città” mentre Maria Barsalona aveva affermato che “Padre Pio è stato messo al centro della piazza perché rappresenta Dio e non c’è niente di più importante“. Insomma, la posizione centrale della statua di Padre Pio ha un significato allegorico, che sarebbe sminuito se portata altrove.
La statua si trova in quella posizione dal 1988 e nulla sembra poterla fare spostare.
Intanto dall’amministrazione comunale, in merito alla questione, fanno sapere che “rispetteremo la volonta’ dei cittadini”. Il sindaco Vito, a proposito del progetto di riqualificazione di San Michele, dichiara quanto segue:“Rispetterò la volontà popolare e quanto concordato in una riunione pubblica svoltasi a San Michele alla presenza dei progettisti e degli abitanti. La statua di Padre Pio, ribadisco, non si sposta dal luogo in cui si trova. Il progetto di San Michele lo abbiamo approvato in Giunta così come lo abbiamo trovato perché la parcella ai progettisti era stata quasi pagata e perché c’era da partecipare subito a un bando pubblico in scadenza. Quello per la riqualificazione dei San Michele fa parte di un gruppo di cinque progetti il cui importo totale dei finanziamenti che abbiamo richiesto per la realizzazione delle opere ammonta a circa 10 milioni di euro. Se e quando il progetto di San Michele dovesse essere finanziato, chiederemo il mantenimento della statua di Padre Pio nel luogo dove si trova così come richiesto dai cittadini di San Michele e così come concordato nel corso di una riunione pubblica alla presenza, tra gli altri, dell’ingegnere Fabio Bivona che può confermare quanto detto e concordato”.
Insomma tutti felici e contenti? No, non è proprio così.
Sarà difficile che i residenti decidano di buon grado di accondiscendere a spostare la statua poiché la stessa è diventata nel tempo un punto di riferimento, religioso e non, e perchè erano stati gli stessi residenti a scegliere vent’anni addietro quella collocazione. Molti abitanti non fanno mistero del fatto che la questione non è tanto religiosa ma di attaccamento quasi scaramantico alla statua: vederla vicina evidentemente li fa sentire più protetti dal Santo di Pietralcina.
A questo punto appare superfluo stare a disquisire del fatto che la vera fede sta al centro del nostro cuore e non al centro di una piazza, che sarebbe più puro pregare nel segreto della propria stanza e non su di una panchina sotto una statua, di non creare idoli ma di aprire il Vangelo.
Non sappiamo ancora come andrà a finire questo progetto e quali saranno i risvolti sulla questione – statua ma una cosa è certa: si è disposti a lanciarsi in battaglie civili per poco mentre ci si volta le spalle e si rimane in silenzio su temi molto più importanti e fondamentali della vita pubblica quali per esempio la disoccupazione, l’illegalità o le famiglie indigenti che ci abitano accanto.
Non è questo che avrebbe voluto San Pio.
Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"
giovedì 1 ottobre 2009
La Fede in Piazza
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