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lunedì 7 marzo 2011

Ecco Carnevale, edizione 2011

Il carnevale di Sciacca arriva a Palermo al Palazzo d’Orleans. Bella vetrina per una festa che sta facendo di tutto per divincolarsi dalla piaga dell’alcool attraverso apposite campagna di promozione e sensibilizzazione. Basterà? Un appello anche al senso civico di tutti e alle famiglie da parte dell’amministrazione comunale

Carnevale e commercio. Carnevale e alcool. Carnevale e Regione Sicilia. Tanti aspetti di una festa unica. Negozi aperti a Sciacca la domenica di carnevale. L’accordo è stato sancito nel corso di una riunione tra il vicesindaco Carmelo Brunetto e i rappresentanti di Confesercenti, Confcommercio e le associazioni Centro Storico e NoiCom.
Domenica 6 marzo, dunque, i titolari dei negozi del settore alimentare e non alimentare potranno rimanere aperti.
Diramato inoltre anche l’ordine di sfilata e di esibizione sul palco delle 8 associazioni culturali che hanno realizzato quest'anno i carri allegorici, tutti di categoria A.
Sabato è prevista la recita dei copioni dei carri allegorici Conto alla Rovescia della Nuova Isola, E tu credi ancora nelle favole dell'associazione Pirandello e Alla ricerca dell'oro nero dell'associazione Argentina.
Domenica reciteranno le associazioni Smaniosa con il carro Sicilia isola d'amore e l'associazione Archimede con il carro In bilico.
Lunedì sarà la volta dell’associazione Saranno famosi con 1861 Brandelli d’Italia, Sos spettacoli con Mancu a Broadway e Nuova arte 96 con Non ce n’è per Nettuno.
Diverse infine le iniziative legate quest’anno all’intensa campagna di sensibilizzazione contro l’abuso di sostanze alcoliche tra i giovani. Sensibilizzazione ma anche ordinanze precise e dettagliate per mettere una pezza, per quanto possibile, alle sbronze dei giovani e meno giovani.
Quest’anno non c’è solo il divieto di vendita di alcolici ai minori di 16 anni cui si dovranno attenere i titolari dei locali pubblici.
La novità dell’ordinanza emanata dal sindaco di Sciacca Vito Bono sta nel divieto per tutti i minori di 16 anni di detenere ogni genere di bevanda alcolica, anche di bassa gradazione, oltre ai superalcolici, in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Basta insomma con i ragazzini che girano tranquillamente con bicchieri di vino, se non addirittura con bottiglie contenenti alcolici. L’ordinanza prevede una sanzione amministrativa che va da 100 a 500 euro, di cui risponderanno i genitori o coloro che detengono la patria potestà del minore.
Ed è a loro, che il sindaco Bono e il vice sindaco Brunetto, si rivolgono anche, invitandoli a vigilare con grande attenzione affinchè i figli minorenni non vadano in giro ad ubriacarsi durante i giorni della festa.
Il messaggio insomma è chiaro: dare un immagine diversa della festa rispetto al recente passato, fare di tutto per evitare sbronze e risse tra i ragazzi e file interminabili al Pronto Soccorso e presso le unità sanitarie mobili. Naturalmente occorre tenere sempre conto che sembra essere quantomeno utopistico fino ad oggi eliminare integralmente la “cultura del bere a carnevale” in voga tra tanti giovani ma le campagne di sensibilizzazione sono state diverse, mirate e costanti, anche da parte degli organi di stampa e non solo da parte degli organizzatori della festa.
Il segnale è stato dato anche attraverso il Peppe Nappa che, dopo decenni, non distribuirà il classico bicchiere di vino agli ospiti del carnevale. L’iniziativa deve essere presa per quello che è: un segnale, appunto. Nessuno si illude che era quel mezzo bicchiere a determinare le sbronze di tutti ma è un modo per dare il classico “buon esempio”. Si discuterà dopo, a bocce ferme, se l’idea ha avuto successo e se l’alternativa del succo d’arancia è stata lecita o meno.
Per la prima volta nella storia della manifestazione, è stato presentato anche a Palermo il programma del carnevale di Sciacca edizione numero 111. All’interno di Palazzo d'Orleans, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della festa, alla presenza delle massime autorità regionali, le stesse che anche quest’anno hanno finanziato la manifestazione saccense, inserita nel calendario degli eventi siciliani sostenuti dalla Regione che, dopo il comune di Sciacca, è il principale ente finanziatore della sei giorni in maschera. Un pizzico di rammarico, tra gli organizzatori, per il fatto che la maschera simbolo del carnevale di Sciacca, ossia Peppe Nappa, e due ragazze che indossavano un costume degli anni passati, non sono stati ammessi alla conferenza stampa in quanto la loro presenza non sarebbe stata decorosa per il luogo, questa almeno la giustificazione. Tutto si è comunque svolto in un clima di festa, con gli esponenti del governo della regione che hanno avuto parole di elogio per la manifestazione e per tutto ciò che ruota attorno al carnevale, e cioè economia, turismo, ma anche artigianato e ceramica. E a proposito di ceramica, sono state portate a Palermo, e consegnate al presidente Raffaele Lombardo e all’assessore regionale Daniele Tranchida, le statuette in maiolica raffiguranti il Peppe Nappa, realizzate dai maestri ceramisti saccensi, anch’essi presenti alla conferenza stampa palermitana.
Sperando di vedere e di vivere un bel carnevale, degno delle migliori edizioni e degli anni d’oro, a tutti un augurio sincero di un sano e colorato divertimento.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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