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lunedì 22 febbraio 2010

Una Statua per il poeta saccense Vincenzo Licata

L’Associazione di promozione sociale L’AltraSciacca lo scorso anno ha indetto la prima edizione del Premio Nazionale di Letteratura e Poesia “Vincenzo Licata – Città di Sciacca”, che quest’anno verrà riproposto, con l’intento di diffondere su tutto il territorio nazionale il nome di Sciacca unitamente a quello del poeta Vincenzo Licata, che tanto l’ha amata, legandolo al mondo della cultura letteraria e poetica.
La riconoscenza che i saccensi hanno mostrato e mostrano concretamente nei confronti del poeta Licata è veramente tanta, adesso è arrivato il primo riconoscimento ufficiale da parte della città: l’inaugurazione della statua bronzea raffigurante il poeta.
Nel 2005 lo scultore saccense Filippo Prestia ha realizzato gratuitamente una statua del poeta Licata la cui fusione in bronzo, costata all’incirca novemila euro, e’ stata finanziata dal Comune grazie all’interessamento della precedente Amministrazione, in particolare da parte dell’ex sindaco Mario Turturici e dell’ex vicesindaco Giuseppe Segreto. Purtroppo però la statua era rimasta semiabbandonata presso la sala Blasco del Comune senza che alcuno si fosse veramente attivato per la sua collocazione negando così ai saccensi la possibilità di godere dell’elevato pregio artistico che la caratterizza.
L’anno scorso, contestualmente al Premio, era stato preso anche questo impegno. Mantenuto. Del resto era necessario perché la statua di Vincenzo Licata meritava di essere finalmente collocata in modo da ufficializzare il tributo di Sciacca nei suoi confronti. Grazie, è doveroso dirlo, all’impegno ed alla disponibilità dell’assessore alla pesca Ignazio Piazza, si è riusciti a mettere in contatto ed a mettere d’accordo tutte le persone interessate: lo scultore Filippo Prestia, cui va data particolare menzione per aver fatto dono della statua a Sciacca, gli eredi del poeta, primo fra tutti il figlio Antonello, che ha funto da catalizzatore perché tale evento si concretizzasse ed avesse come ulteriore finalità il prezioso arredamento di un angolo della nostra meravigliosa città, la Capitaneria di Porto e l’amministrazione in carico mentre, è giusto ricordarlo, il maestro Amato ha realizzato il basamento in pietra che sorregge l’opera.
L’azione dell’associazione L’AltraSciacca è stata importante per mantenere vivo l’interesse e coordinare lo sviluppo delle procedure burocratiche e si e’ aggiunta a quella preesistente esercitata da tutti gli estimatori del poeta saccense, con in prima linea il prof. Vincenzo Porrello.
La statua in tutta la sua bellezza verrà inaugurata domenica alle ore 11 presso la zona portuale, precisamente nei pressi della Rocca Regina, area che la giunta Bono vuole rivalutare, abbellire e rendere fruibile. In quella stessa zona sono state già situate delle panchine per godere dello splendido panorama, dei cestini dove gettare i rifiuti ed alcune piante che fanno da arredo urbano. Ma è chiaro che la vera perla è la statua che raffigura il poeta Vincenzo Licata intento a guardare il mare con al fianco un gabbiano, il volatile marino nel quale il poeta si riconosceva. Tra l’altro i genitori di Vincenzo Licata abitavano proprio in quella zona, ossia nei pressi dell’area chiamata “San Paolo”. Non ci poteva essere collocazione migliore. IN mezzo al porto, accanto alla marina tanto amata dai pescatori e dallo stesso poeta.
Interverranno gli esponenti dell’amministrazione comunale, gli eredi del poeta che si sono già detti emozionati e felici per questo evento che attendevano da quasi tre anni, ci saranno anche Pippo Graffeo, noto cultore delle poesie del Licata, che reciterà alcune liriche, i soci dell’associazione L’AltraSciacca ed il mondo culturale e letterario cittadino. Naturalmente tutti i cittadini sono chiamati a partecipare.
Su Vincenzo Licata si è detto e si è scritto tanto ma non tutto. Leggendo le sue opere, riscoprendo le sue liriche, recitando i suoi versi, vengono alla luce sfumature e dettagli sempre nuovi come sempre accade con i veri principi della poesia. Licata era così, immerso nel suo mondo ma aperto come il mare, burrascoso come le onde in tempesta ma leggiadro come un gabbiano che visita luoghi nuovi ed incantevoli.
Alla città di Sciacca ed ai suoi cittadini il compito di non dimenticare, di tutelare la figura del poeta e lo spazio che gli è stato dedicato nei pressi della Rocca Regina nella speranza che i suoi versi continuino a risuonare non solo tra gli amanti del genere ma presso tutte le scuole della città, alla ricerca dei nostri padri. Alla ricerca delle nostre radici.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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