La caduta - ormai inevitabile - di Guido Bertolaso colpisce alla fondamenta il regime di Berlusconi. Non si tratta tanto delle sue responsabilità personali (che spetterà alla magistratura verificare, ma lo stesso Bertolaso ha già ammesso che c'è del marcio), ma della istituzione della Protezione Civile Spa.
Bertolaso, scriveva Gabriele Polo sul manifesto del 1 luglio del 2009, è «un uomo di tutte le emergenze, in un paese che d'emergenza vive» e aggiungeva, a proposito della Protezione civile, «uno stato nello stato cui compete qualunque evento - naturale o umano - che abbia bisogno di un intervento immediato. Con il potere di muoversi al di fuori di ogni controllo istituzione normale, se non quello della presidenza del Consiglio». La privatizzazione della Protezione civile come anticipazione della privatizzazione dello stato.
Guido Bertolaso, dopo Berlusconi, era l'uomo più potente d'Italia.
Proprio per questo Berlusconi ne inventerà una più di mille per impedirne la caduta. Vanamente - penso io - ma mettendo sempre più a rischio la già compromessa democrazia della nostra repubblica. Ripeto, la sostanza non sono le feste megagalattiche (che pure ci sono state), ma i poteri straordinari della Protezione civile e quindi dell'esecutivo. Non solo il Parlamento, ma anche i ministeri competenti sono espropriati di ogni potere di decisione. Tutto nella Protezione civile, dalle feste patronali ai terremoti, e tutto a Palazzo Grazioli (residenza privata dell'attuale governo italiano).
Per tutte queste ragioni le forze che sono fuori del governo (mi viene difficile dire di opposizione), ma anche la Lega e Fini dovrebbero capire qual è la portata della caduta di Bertolaso e, quindi, comprendere il colpo che si abbatte su Berlusconi. Non si tratta di una tempesta dalla quale si possa facilmente uscire, ma se si lascia a Berlusconi, che circoscrive il tutto ai vizi di Bertolaso, la possibilità di uscirne, sarà proprio un brutto affare per la democrazia italiana e per i cittadini degradati a sudditi. Sotto scacco non è Bertolaso ma Berlusconi.
Vigilanza, si diceva una volta.
http://comunistaquotidiano.blogspot.com/2010/02/si-scrive-bertolaso-si-legge-berlusconi.html
mercoledì 17 febbraio 2010
Lo scandalo della Maddalena. La caduta di Bertolaso è ormai inevitabile?
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