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mercoledì 3 febbraio 2010

Carnevale di Sciacca: perchè non farlo in Estate? (a che ci siamo....)

“Non c’è nessuno che dice “basta”, non c’è nessuno che dice “cambiamo”, è mai possibile che questa provincia che ha avuto grandi personalità non riesca a fare il salto di qualità?” Chi lo dice è il presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi a proposito della Sagra 2010. Lo dice con rabbia e quasi rassegnato. Il pensiero di D’Orsi è più o meno quello dello scorso anno in merito alla manifestazione che dovrebbe essere la principale attrattiva turistica dell’anno e che invece, si limita a rimanere ristretta ad un ambito cittadino. “Quando dico provocatoriamente che nel mio paese, Palma di Montechiasro, non sanno che c’è la sagra del mandorlo in fiore, non dico una fesseria, perché non c’è qualcosa che stimola il palmese a partecipare. Cosa dovrebbe stimolarlo, il gruppo folkloristico? Il gruppo non può essere la centralità dell’evento. Ci vuole qualcosa che richiami il grande pubblico come quando diversi anni fà venne a cantare Robby Robertson con i suoi indiani d’America. Dobbiamo essere capaci di fare autocritica e dire: D’Orsi, Zambuto e qualche altro, scusateci, siamo stati incapaci, dateci altri due giorni per organizzarci meglio, spostarla di qualche mese. Dobbiamo fare autocritica e riconoscere i nostri errori. Ci vogliono eventi che facciano diventare Agrigento centro del mondo”. “Purtroppo, prosegue D’Orsi, i problemi della Sagra sono su chi sarà il direttore artistico, su chi dovrà gestire la biglietteria. Ma stiamo scherzando? Abbiamo bisogno della gente e fino a quando ci sarà un politico che non è politico, la gente deve darci la spinta per andare avanti”. E la stessa grinta D’Orsi la mostra sulla questione aeroporto: “l’aeroporto sarà fatto a condizione di realizzarlo abusivamente. Poi vedremo se qualcuno avrà il coraggio di denunciarmi. Se non ci sarà l’autorizzazione lo realizzerò, costi quel che costi. Ci sono compagnie aeree che sono interessate alla struttura, ho tutto quello che occorre. Da tre mesi faccio il buono, il silenzioso, lo scolaretto, tutto quello che mi si diceva di fare per non turbare gli equilibri intestinali di qualcuno. Se non ci danno l’autorizzazione farò un referendum per staccare la provincia di Agrigento dalla Regione e dallo Stato. Gli aeroporti si fanno dappertutto, perché non qui? Il progetto è nelle mani dell’Enac in attesa di autorizzazione. Io so cosa manca, continua D’Orsi, e se si perderà ancora tempo, tra qualche giorno farò quel che c’è da fare. I Consiglieri vogliono mandarmi a casa perché disturbo i loro padroncini? Mi mandino a casa! Ma l’aeroporto con me si farà”. Insomma il D’Orsi furioso, contro tutto e tutti. Ma il cane che abbaia, morde?
Mentre Carmelo Cantone si appresta ad organizzare la Sagra del Mandorlo in fiore, a Sciacca si teme per il futuro del Carnevale per il quale si attende l’edizione numero centodieci. Quello ormai certo è che la festa sarà rinviata, quindi la tradizione collocazione da calendario non verrà seguita. Tutto rimandato. A maggio, forse addirittura a luglio. I fari sono puntati però sui finanziamenti regionali che il comune saccense potrebbe perdere se la festa venisse rinviata o che potrebbero essere cumulati interamente verso la sagra girgentana. Anche l’ente provincia di solito finanzia qualcosa: come si comporteranno D’Orsi e compagnia verso Sciacca e la sua caratteristica festa?
Sulla vicenda è intervenuto con una lettera inviata a Eugenio D'Orsi, il presidente del consiglio comunale saccense Bellanca, che, condividendo l'autocritica del presidente nel riconoscere gli errori nella gestione della manifestazione e nella "mancata volontà di una reale e concreta svolta che consenta un effettivo rilancio della Sagra, anche a costo di apportare delle modifiche al programma tradizionale", precisa però come la Provincia regionale di Agrigento abbia a suo parere prestato poca attenzione al Carnevale di Sciacca .

"Anche il carnevale, dichiara Bellanca, sta vivendo dei problemi e necessita di una rivisitazione progettuale. Per fare ciò, c’è la necessità di avere la piena disponibilità di tutti gli enti organizzatori, Provincia compresa. Ricordo che negli anni passati, quando il sottoscritto era componente del Cda dell’Azienda provinciale per l’incremento turistico, si diede vita ad una corsia preferenziale per la promozione e la creazione di un coordinamento organizzativo che interessasse i due eventi, il cui svolgimento è previsto nello stesso periodo dell’anno. Compatibilmente con le diverse caratteristiche della Sagra e del Carnevale, prosegue Bellanca, sarebbe opportuno che gli enti organizzatori cominciassero a pensare ad una promozione contemporanea delle due manifestazioni ed alla presenza nel loro programma di iniziative collaterali di forte richiamo. In questo senso, la Provincia deve avere un ruolo fondamentale ed incisivo, in quanto Ente chiamato a valorizzare tutto il territorio".
Bellanca ha infine invitato D'Orsi ad organizzare a Sciacca una seduta della Giunta provinciale aperta al presidente del Consiglio comunale e ai capigruppo consiliari, affinché si possa discutere del Carnevale e della possibilità che la Provincia possa partecipare per promuovere un rilancio sinergico delle due manifestazioni.
Anche Mario Lazzano è intervenuto sulla vicenda scrivendo al presidente della provincia un accorato appello: “Credo che sia urgente, utile ed indispensabile effettuare una riunione di giunta a Sciacca, per discutere della edizione 2010 della manifestazione del Carnevale. L’incontro si rende necessario per fugare da tutte le polemiche che stanno nascendo circa la organizzazione della festa ed il concreto sostegno della nostra amministrazione, non ultima la recente lettera inviatale dal Presidente del Consiglio Comunale di Sciacca, il quale lamenta, a suo dire, una scarsa attenzione da parte della nostra amministrazione. In passato, come lei sa bene , la Provincia è sempre intervenuta facendosi carico di tutta la promo-pubblicità tv ed attraverso la stampa con manifesti 6×3 e 70×100, sia a livello Provinciale che Regionale, occupandosi dell’affissione nonché dei depliant. Per quanto sopra le chiedo di fissare a breve un incontro con l’amministrazione Comunale Saccense al fine di mettere nero su bianco su cosa la Provincia può garantire in termini di risorse finanziarie per la prossima manifestazione Carnascialesca. Ciò, ovviamente, il tutto compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili”.
Insomma una questione che sta varcando i confini cittadini per aprirsi al dibattito provinciale. Certamente Sciacca sta registrando agli occhi delle altre comunità una magra figura, molta gente dell’hinterland e non solo era pronta a giungere in città per divertirsi come ogni anno. Quest’anno invece c’è la confusione più totale. Il bando è stato chiuso già prima delle festività natalizie e vi hanno aderito poche associazioni e non l’Unione Carristi che lamentava il poco tempo a disposizione. Adesso che è stato ufficializzato il rinvio l’Unione Carristi vorrebbe e potrebbe partecipare ma il bando è chiuso. La città dei Perollo e dei Luna come sempre si è scissa tra coloro che vorrebbero la festa a febbraio ed altri che invece gradiscono la soluzione estiva. Sicuramente durante la settimana che da calendario è dedicata alla festa saranno organizzati degli eventi correlati seppur in tono minore. Poi si vedrà, anzi posiviri come si è soliti fare a Sciacca. Svolgere la festa a luglio comunque potrebbe anche essere una buona idea: si potrebbe fare il pieno di turisti e fare coincidere una settimana carnascialesca con una dell’estate saccense. Naturalmente tutto dovrebbe essere svolto prima della quindicina e della processione dedicata alla Madonna del Soccorso onde evitare di scatenarsi contro tutta la curia mondiale. Dopo ferragosto invece sarebbe inutile in quanto il grosso dei turisti e dei ragazzi vanno già via. Facendo le cose per bene, mettendo persone competenti nel direttivo organizzativo della festa, coinvolgendo le migliori associazioni, pompando dal punto di vista mediatico la festa anche a livello nazionale, perché non dovrebbe venir fuori una bella festa? L’unica città al mondo dove il carnevale si festeggia in estate, a luglio, creando una peculiarità che abbiamo solo noi. Nel frattempo che intende fare D’Orsi con la nostra festa?
Adesso c’è chi vorrebbe invece che la festa si svolgesse nel mese di maggio per approfittare della presenza della nazionale tedesca di calcio a Sciacca e veicolare l’evento attraverso le tante tv che sicuramente raggiungeranno la nostra provincia.
Insomma tutti per il carnevale, tutto purchè si faccia.

Calogero Parlapiano

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