Il diktat del Comune di Sciacca per l’edizione di febbraio del Carnevale 2010 è stato chiaro: “Curriti picciotti”. Infatti rischia di trasformarsi in un esodo la 110° edizione della festa saccense con migliaia di giovani pronti a riversarsi sulle strade per raggiungere i carnevali di Realmonte, Montevago, Misterbianco, Acireale ed altri ancora. Fa specie vedere e sentire sulle emittenti locali e sulle radio gli spot di tutti i carnevali dell’hinterland meno quello di Sciacca. Forse, a ragione, per la pubblicità e per la promozione si punterà tutto sull’edizione di maggio, attualmente work in progress. Intanto per la classica settimana di febbraio sono stati previsti revival musicali di inni delle precedenti edizioni eseguiti dai Feelings e dal gruppo di Nanà, esposizioni e mostre fotografiche all’interno del redivivo Museo del Carnevale nonché la sfilata di qualche gruppo mascherato. Meglio di niente o meglio niente? Ai saccensi l’ardua risposta. Una cosa è certa. Si fa un gran parlare di questa festa, c’è chi la ama, chi la detesta, chi la vuole in estate e chi non la vuole per niente ma alla fine la maggior parte dei cittadini rimangono, ancora oggi, parecchio legati ad un evento che rappresenta uno dei pochi viatici per dare sfogo all’estrosità tutta saccense, all’ironia, alla satira, al bonario sberleffo, alla voglia di evadere dai soliti clichè e schemi che la vita di tutti i giorni ci impone.
La settimana di febbraio è stata tamponata alla bene meglio. Curriti picciotti, dicevamo. Curriti per andare dove?
Prendiamola con ironia, come carnevale impone. Il motivo del rinvio della festa è solamente uno. Tutti gli assessori della Giunta sono rimasti attaccati alle previsioni del tempo mandate in onda da Sky per mesi e mesi ed una volta accertato che dall’11 al 16 febbraio ci sarebbe stato un tempo da lupi, con freddo, gelo e pioggia, hanno convenuto che sarebbe stato meglio rinviare tutto a maggio, mese per il quale sono invece previsti 35 gradi all’ombra. Del resto sarebbe stato inutile e deleterio per le esigue casse comunali spendere troppo per l’ennesima festa bagnata e monca. Scelta azzeccata, non c’è che dire.
A proposito di casse comunali, a quanto pare mettere insieme gli spettacoli di febbraio ci è costato poco meno di ventimila euro, siae compresa. Nel paese dei Perollo e dei Luna qualcuno dirà che sono troppi per una festa priva di carri allegorici e sfilate mentre altri diranno che sono pochi, pochissimi. Ma tant’è.
Ai giovani saccensi che non vorranno “curriri” verso altri carnevali non resterà, oltre agli eventi in piazza Scandaliato, che affollare le diverse feste private organizzate presso alcuni locali della zona. Del resto tra AMK Eventi, Bella Vita, SciaccaHolidays, Ptp Events e tanti altri non mancano proprio gli “enti privati” che si daranno da fare per organizzare qualcosa di grazioso: feste in maschera, musica di carnevale o da discoteca, privè e bizzarrie varie. Tra l’altro quest’anno la domenica di carnevale, pazzie del calendario, coincide con la festa degli innamorati, il famigerato “San Valentino”, quindi nei locali di Sciacca si potrà gustare un bel mix di cuori e maschere, di coppie e coriandoli, di cene e Peppe Nnappa, il tutto per la modica cifra, si fa per dire, di venti-venticinque euro.
Tutti felici e contenti? Non proprio. Chi puntava sul Carnevale per compiere nuove prodezze sentimentali dovrà attendere maggio a meno che non vorrà lanciarsi in nuove avventure attraverso l’ormai famoso “Dottor Why” Special Carnival Edition, una specie di allegro “Chi vuol esser milionario”. Mentre si cercherà di rispondere a temibili domande, i ragazzi avranno l’opportunità, più unica che rara, di conquistare usando il cervello. Non è da tutti i giorni.
Nel frattempo si lavora senza sosta per il mega evento di maggio che non mancherà di attirare tutte le televisioni ed i cameramen piazzati al Verdura Golf Resort per l’arrivo della nazionale tedesca di calcio, pronta a sfidare gli azzurri ai mondiali sudafricani. Ballack, Klose e compagni, ringalluzziti dai caddozzi di sasizza di Peppe Nnappa, dalla granita del famosissimo Zio Aurelio, dalle soavi melodie dei nostri inni e allitrati dall’ottimo vino locale, daranno filo da torcere a tutti in Sudafrica, fino alla vittoria della Coppa del Mondo. A Marcello Lippi ed a tutti gli Azzurri non resterà che maledire Sciacca ed il Carnevale mentre i tedeschi, ogni anno, verranno in pellegrinaggio nella città termale camminando a piedi scalzi sulle ceneri del Peppe Nnappa bruciato alle 5 del mattino.
E allora che festa sia! Divertiamoci, giochiamo, cantiamo, balliamo, alla faccia di chi non vuole e di chi ci vuole male. Curriti picciotti poiché la festa è cominciata.
Del resto Carnevale quando arriva, arriva. Basta scegliere una data comoda per tutti!
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
martedì 16 febbraio 2010
"Curriti Picciotti": lo scherzo 2010 del Carnevale di Sciacca
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