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giovedì 9 dicembre 2010

Fare la differenza. L'importanza della raccolta differenziata

Presentati dalla Sogeir i dati ufficiali della raccolta differenziata nell’ATO AG1. Tutti i Comuni registrano impennate positive grazie alla raccolta porta a porta e ai diversi progetti di sensibilizzazione. A Sciacca invece si può fare meglio. Decisivo l’apporto dell’impianto di compostaggio

Il tema dei rifiuti e della relativa raccolta differenziata è uno dei problemi più urgenti che la società moderna deve porsi e risolvere al fine di salvaguardare l’ambiente e lo stesso habitat umano. Su questo argomento occorre lavorare ancora tanto, soprattutto sensibilizzando e informando la popolazione sui vantaggi economici, ambientali e culturali del fare la differenziata.
La raccolta differenziata è un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani suddivisi per tipologia di rifiuto (carta, vetro, plastica, legno).
Il processo deve partire all’interno delle nostre case: basta munirsi di quattro diversi sacchetti o degli opportuni contenitori (ognuno dei quali raccoglierà una tipologia di rifiuto), serve inoltre un pò di pazienza e di attenzione nella suddivisione degli stessi.
Una volta che il nostro sacchetto sarà pieno, ci adegueremo al Metodo di Raccolta che più ci aggrada o che il Comune di appartenenza ci propone.
Di solito i Metodi di Raccolta più utilizzati sono: La Raccolta Stradale servendosi di appositi contenitori (le cosiddette “Campane”) sui quali viene indicato il tipo di rifiuto che può incamerare o la Raccolta Porta a Porta durante la quale un operatore ecologico ritira i nostri sacchetti, già suddivisi per tipologia di rifiuto, e si fa carico di collocarli negli appositi spazi.
Imparare a differenziare i nostri rifiuti non è solamente un metodo consapevole per rispettare l’ambiente e il pianeta ma è anche un dovere sancito da diverse normative che impongono ai Comuni di raccogliere in maniera differenziata il 65% dei rifiuti entro il 2010. E i Comuni sono formati da cittadini, ossia da tutti noi.
In molti Comuni, poi, nella stesura delle Tasse sui Rifiuti, per incentivare questa procedura, adottano il principio del “più inquini e più paghi” e, di conseguenza, “più ricicli e più risparmi”.
L’Ato Ag1, che serve anche Sciacca, come sottolinea Legambiente, continua ad ottenere ottimi risultati in merito alla raccolta differenziata. I dati del 2010 parlano chiaro. Facciamo alcuni esempi: Alessandria della Rocca è passata dal 37% di gennaio al 53% di ottobre, Cianciana dal 17% al 61%, Villafranca Sicula dal 58% al 73% si conferma il miglior comune dell’Ato gestito dalla Sogeir.
Nella seguente tabella i dati ufficiali del 2010 in dettaglio di tutti i comuni serviti dalla Sogeir:

COMUNE GENNAIO 2010 OTTOBRE 2010
Alessandria della Rocca 37,51% 53,87%
Bivona 28,10% 48,01%
Burgio 43,34% 49,04%
Calamonaci 41,51% 59,3%
Caltabellotta 23,90% 53,35%
Cattolica Eraclea 12,28% 54,71%
Cianciana 17,12% 61,61%
Lucca Sicula 59,81% 63,49%
Menfi 38,01% 57,06%
Montevago 53,82% 61,78%
Ribera 43,62% 39,25%
S. Margherita Belice 46,58% 53,45%
S. Stefano Quisquina 11,78% 25,51%
Sambuca di Sicilia 25,99% 42,08%
S. Biagio Platani 11,39% 62,8%
Sciacca 22,57% 25,23%
Villafranca Sicula 58,17% 72,99%
ATO AG1 29,81% 39,11%

Dati incoraggianti dunque ed in aumento dappertutto. Solo a Ribera si registra una lieve contrazione mentre a Sciacca le percentuali continuano ad essere un pò basse. Ci sono comuni che già partivano da una buona base di partenza avviata da anni come a Burgio, Villafranca e Lucca Sicula, premiate lo scorso anno come migliori Comuni in Italia nell’ambito della manifestazione nazionale “Comuni Ricicloni”. La mossa vincente sembra essere quella della raccolta porta a porta che permette a tutti i cittadini, anche ai più anziani, di capire come differenziare e in quali giorni procedere alla consegna del determinato rifiuto. A Sciacca questo tipo di raccolta ancora non è esteso su tutto il territorio ma nel quartiere Isabella è in funzione, con buoni risultati, già da tempo.
Proprio partendo dalla Raccolta Differenziata, sono innumerevoli i prodotti che si possono ottenere dalle singole tipologie di rifiuto. Si possono fare quattro facili esempi al riguardo:
CARTA: Tutta la carta può essere raccolta con l’eccezione della carta accoppiata a materiali plastici (per esempio: cartoni del latte) e della carta carbone. La carta raccolta può dare origine alla cosiddetta Carta Riciclata. Quanti alberi in meno sarebbero in questo modo abbattuti con la conseguenza di avere più aree verdi e più aria pulita.
PLASTICA: Rappresenta il rifiuto che occupa lo spazio maggiore, quindi sarebbe già importante limitare il più possibile l’uso di questo materiale. Non tutta la plastica può essere riciclata con i macchinari degli attuali impianti: si possono depositare i contenitori per liquidi, per bevande, i flaconi dei detersivi e tutti quei prodotti di plastica che riportano su di essi il simbolo caratteristico (tre frecce a formare un triangolo) con all’interno la sigla SPI (Society of the Plastics Industry). Significa che quel prodotto può venire riciclato. Avremmo in questo modo meno componenti tossiche e chimiche nell’aria e nel sottosuolo rispetto a quelle che si ottengono gettando la plastica insieme agli altri rifiuti attraverso il metodo tradizionale.
VETRO: È il prodotto che si ricicla meglio e lo si può fare infinite volte. Tutto il vetro è riciclabile eccezion fatta per la ceramica. Anche in questo caso si giungerebbe ad avere un minore impatto ambientale evitando di utilizzare eccessivamente gli addottivi chimici che servono per la sua realizzazione ex novo.
METALLI E ALLUMINIO: La loro produzione comporta un elevato dispendio di energia e un inquinamento così marcato che sarebbe meglio non acquistare prodotti confezionati in alluminio. Lattine, barattoli, vassoi, piatti realizzati con questo materiale possono essere tutti riciclati. Ci sono macchine che sono in grado di riprodurre materiali metallici proprio partendo dai rifiuti che noi abbiamo raccolto.
Alla luce di quanto detto, ci possiamo rendere ben conto che la Raccolta Differenziata è un metodo che ci porta dei vantaggi: minori danni all’ambiente, riduzione dei pericoli per la salute dei cittadini, risparmio per gli utenti sulla tariffa sui rifiuti, crescita economica ed occupazionale (più si ricicla, più aumentano i posti di lavoro nelle aziende che si occupano di questo settore).
Non solo la differenziata ma anche il compostaggio, entrambi elementi essenziali per garantire un minore afflusso di rifiuti verso le discariche. Anche in questo l’Ato Ag1 e la Sogeir, presieduta da Vincenzo Marinello, segnano il passo grazie alla piena funzionalità raggiunta dall’impianto realizzato in contrada Santa Maria.
Il Compostaggio è un insieme di processi naturali di decomposizione dei materiali organici. In natura questi processi avvengono nei boschi dove milioni di microrganismi decompongono le sostanze organiche, poi sintetizzate nel cosiddetto “Humus”. Il compostaggio dei rifiuti parte proprio da questo presupposto naturale al fine di ottenere il riciclaggio dei rifiuti organici. Esso permette lo smaltimento della parte più complessa di rifiuti, evita di portare alla combustione materiali poco adatti alla stessa e produce il Compost che, come l’humus, rende più fertile e ricca la terra. È un processo naturale che può essere sempre controllato e migliorato con le nuove tecnologie, permette di ridurre lo smaltimento in discarica e consente di ottenere nuove risorse, risorse da riciclare. Il tutto viene realizzato in appositi impianti di compostaggio nei quali vengono tratti i rifiuti organici differenziati dal cittadino. Gli automezzi, dopo la raccolta, portano i rifiuti nel capannone di ricezione per avviare il trattamento.
Ultimamente in tv siamo abituati a vedere le immagini dei cumuli di spazzatura a Napoli, Palermo, Agrigento e Licata, le strade sporche di mondezza, le montagne di rifiuti che spesso arrivano al primo piano degli edifici residenziali. I dati 2010 presentati dalla Sogeir dimostrano invece che ridurre i rifiuti dalle città e dalle discariche è possibile. Basta mettere in pratica, nel concreto, le parole chiave: raccolta differenziata, impianti di compostaggio e adeguati progetti di sensibilizzazione. In questo modo la gente capisce. E risponde bene.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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