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mercoledì 22 dicembre 2010

Concerto a Sciacca Musica Per L'Africa: for Burundi

Mercoledì 22 dicembre alle 21 presso l’auditorium San Francesco di Sciacca concerto dell’orchestra “Ruggero II” diretta dal Maestro Antonio Giovanni Bono. Una serata all’insegna della buona musica e della solidarietà: tutto l’incasso verrà devoluto affinché si porti un aiuto concreto ai bambini del Burundi

L'ARCI di Sciacca e l'associazione T.U.ONLUS insieme per il concerto di beneficenza “Musica per l’Africa: a sostegno delle popolazioni del Burundi”. Una serata particolare, di musica e solidarietà, quasi alla vigilia del Natale, per comprendere l’importanza del sostegno umanitario e per ascoltare la cosiddetta “musica colta”. Si esibirà infatti l’orchestra da camera “Ruggero II” di Palermo diretta dal Maestro Antonio Giovanni Bono e composta da alcuni dei migliori musicisti italiani, professionisti che hanno avuto esperienze in diversi teatri importanti italiani ed internazionali.
Il concerto si terrà presso l’auditorium San Francesco di Sciacca mercoledì 22 dicembre a partire dalle ore 21.
Per informazioni e lasciare il proprio contributo economico acquistando i relativi biglietti si ci può rivolgere all’ASTAP Viaggi di corso Vittorio Emanuele, a Sciacca.
Durante la serata ci sarà anche la proiezioni di video realizzati in modo amatoriale dalla T.U. ONLUS in Burundi, l’esposizione di oggetti di artigianato provenienti dal luogo e una degustazione di vini a cura della Cantina Settesoli.
Partecipa alla serata anche l’associazione “Carta 9 Gennaio” di Palermo che parlerà del suo importante contributo alle popolazioni del Terzo Mondo.
L’evento si svolge grazie al patrocinio delle Terme di Sciacca e grazie al contributo di diversi sponsor. Ma qual è l’obiettivo della serata? Portare avanti in Burundi il Progetto “Avrai una casa” promosso dall'associazione T.U. ONLUS e rivolto in particolar modo ai bambini e ragazzi di strada.
“I Na Nye Yiri”, in swahili “Avrai Una Casa”, è il nome del progetto che l’associazione T.U. ONLUS intende realizzare in Burundi. Il nome rappresenta un augurio africano che il padre faceva al figlio prossimo all’unione nuziale. Il Progetto verrà realizzato a Caga, collina burundese ubicata nella provincia di Ruyigi. I Na Nye Yiri si prefigge i seguenti obiettivi: migliorare le condizioni di vita dei bambini orfani e ragazzi di strada attraverso la costruzione di una struttura di accoglienza e il reinserimento nelle famiglie, garantendo loro un’alimentazione sana ed equilibrata, l’istruzione scolastica e la copertura sanitaria; rendere autonomo il complesso progettuale attraverso lo sviluppo di attività produttive, artigianali e agro-zootecniche finalizzate a finanziare il progetto.
In particolare la prima Unità di Produzione (UP) è rappresentata dal Progetto Mpungwe che ha lo scopo di sviluppare il comparto agropastorale attraverso la valorizzazione di aree marginali, ubicate nella catena montuosa del Mpungwe. Il progetto verrà realizzato in tutte le sue fasi coinvolgendo attivamente la popolazione burundese nella convinzione che il coinvolgimento attivo e la partecipazione diretta degli attori locali rappresenti il presupposto necessario per la riuscita di qualsiasi progetto di sviluppo territoriale.
Ma qual è oggi la situazione del Burundi? Come si sa, il Burundi è un piccolo Stato dell’Africa sub-sahariana la cui popolazione si aggira intorno ai 8,5 milioni di abitanti. Ha un passato turbolento caratterizzato da dominazioni straniere e da frequenti conflitti etnici.
La guerra civile ha fatto sì che il Burundi venisse classificato tra i dieci Paesi più poveri del pianeta. Le cure mediche, gli ambulatori e gli ospedali rappresentano un lusso, usufruibile solamente dal 20% della popolazione. Il 46,3% della popolazione presenta un’età inferiore ai 14 anni. Si stima che oltre 230.000 bambini siano rimasti orfani a causa della guerra e dell’AIDS. Il tasso di analfabetismo è pari al 59% della popolazione con percentuali che variano di molto se si considerano i grandi centri urbani o le zone interne di collina. Le infrastrutture statali, la costante presenza di una instabilità politica ed una povertà crescente rendono incerto il futuro delle nuove generazioni che spesso sono abbandonate a se stesse o, nella gran parte dei casi, ha già un futuro segnato.
L’Associazione T.U. Onlus è nata relativamente da poco ma attraverso il presidente, Ignazio D’Asaro, si è recata già un paio di volte in Burundi per mettere le basi del progetto in questione e portare aiuto. L’acronimo “T.U.” sta per “Twunge Ubumwe” che significa “Facciamo l’Unione”. Si tratta di un’Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS). Il nome allude “all’unione” fra le diverse etnie presenti in Burundi. L’Associazione si occupa di cooperazione allo sviluppo ed in particolare: idealizza, propone e promuove progetti di sviluppo nei Paesi emergenti, in particolar modo in Burundi; opera principalmente nel campo dell’assistenza e tutela a sostegno di soggetti indigenti, con particolare riferimento ai bambini burundesi; promuove il comparto agro-zootecnico burundese attraverso la realizzazione di progetti nel rispetto di principi etici che durino nel tempo, che siano sostenibili, equilibrati e stabili.
Insomma ci sono tutte le premesse per vivere, giorno 22 dicembre, una bella serata: riflessioni, solidarietà e ascolto di musica, non solo “classica”, ma anche colonne sonore di film famosi e che hanno fatto la storia del cinema, e alcuni brani natalizi, propri dell’atmosfera di questi giorni. Non mancate.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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