Quickribbon

martedì 10 novembre 2009

Si dice che... i prossimi Assessori saranno...

Pierluigi Bersani si è insediato alla guida del Partito Democratico e sta cominciando a tessere le fila delle future alleanze buttando l’occhio sia sull’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che sull’Udc di Pierferdinando Casini, sempre abile nello stare in bilico tra i due principali schieramenti politici: Pdl e Pd. Rutelli ha già fatto le valigie per approdare forse in un nuovo partito di centro, anche se, al momento, in pochi lo hanno seguito.
Anche a Sciacca si attendono le conseguenze delle Primarie. Tutti aspettano di sapere chi guiderà a livello regionale il partito tra Lupo e Lumia, il primo aveva sostenuto la mozione Franceschini, il secondo era andato da solo. Risulterà decisivo Mattarella (mozione Bersani) che a quanto pare si è accordato nel walzer degli accordi con Lupo: "La scelta di Lupo - ha detto Mattarella - nasce, oltre che dal risultato elettorale dei congressi dei circoli e delle primarie, soprattutto dalla condivisione della necessità di rafforzare il protagonismo del Pd siciliano e l'opposizione al governo regionale. È necessario - scrivono in una nota congiunta Mattarella e Lupo - affrontare subito i temi della crisi economica e occupazionale, dello sviluppo produttivo, della tutela e salvaguardia dell'ambiente e delle riforme a partire dell'emergenza rifiuti e degli aiuti alle famiglie e alle imprese. Il Pd siciliano - aggiungono - in sintonia con il segretario nazionale, solleciterà al governo nazionale una linea di politica economica che abbia come priorità lo sviluppo del meridione e in particolare della Sicilia".
Insomma a Lumia non è stato forse perdonato il suo essere autonomista e quindi molto gradito agli ambienti siciliani dell’Mpa.
Anche dalla scelta definitiva dell’Assemblea del Partito si stabiliranno i nuovi equilibri interni ed esterni nel Pd a Sciacca. Intanto sono stati due i saccensi delegati all'assemblea nazionale del Pd eletti in provincia di Agrigento dopo le primarie di Domenica scorsa, ossia Nuccio Cusumano e Tiziana Russo. Diciassette i delegati invece all'assemblea regionale del partito che avra' il delicato compito, peraltro, di scegliere il segretario. Ne fanno parte i saccensi Siso Montalbano, Lillo Santangelo e Mariolina Bono.
Quali saranno le conseguenze di tutti questi movimenti a Sciacca?
Si dice che possa cambiare intanto il segretario locale del Partito Democratico, Giuseppe Coco, che comunque chiuderebbe eventualmente la sua esperienza da vincente: è stato eletto consigliere comunale, ha appoggiato Vito Bono eletto al primo turno sindaco della città, sotto la sua guida il Pd locale ha vissuto le brillanti fasi del tesseramento e delle Primarie dove tanti cittadini si sono recati alle urne. Certo, non tutto è stato rose e fiori, gli errori si commettono sempre così come le battute d’arresto. Molti infatti pensano che l’attuale poca rappresentanza in Giunta del partito sia da addebitare al suo scarso decisionismo, soprattutto nelle fasi immediatamente successive all’insediamento di Vito Bono, quando il neosindaco attendeva dei nomi dal partito, nomi che non sono mai arrivati e che hanno costretto, in un certo senso, alla nomina di tre tecnici. La querelle era cominciata, come ben si ricorderà, quando l’onorevole Vincenzo Marinello, prima assessore nominato ed in prima linea nella campagna elettorale pro Vito Bono, venne messo da parte senza apparenti spiegazioni e costretto a fare marcia indietro: sarebbe bastato lasciarlo al suo posto, confermando tra l’altro le indicazioni della campagna elettorale, ed il Pd sarebbe stato fin dai primi vagiti della nuova amministrazione ben rappresentato in Giunta. Ma tant’è.
Adesso si dice che il rimpasto sia inevitabile e che si debba dare consistenza politica ai numeri espressi dalla cittadinanza sia durante le elezioni comunali sia durante le Primarie di qualche domenica fa. Vito Bono al momento sembra fare orecchie da mercante anche perché la quotidiana amministrazione presenta giorno dopo giorno innumerevoli problemi concreti da affrontare.
Si dice che i papabili ad essere sostituiti sono i due tecnici Ignazio Piazza, assessore alla pesca, all’agricoltura ed allo sport ed Antonio Turturici, assessore ai lavori pubblici.
Si dice che i possibili nuovi assessori possano essere un politico appartenente alla corrente della Lista LD rimasta fuori per due voti dal consiglio comunale e che possa essere Fabio Leonte in persona. Quindi dare visibilità anche a quella corrente del partito un po’ meno fortunata rispetto alle altre durante le ultime elezioni. Per inciso poi si attende ancora il riconteggio delle schede e chissà che Giuseppe Caracappa e Ivan Leonte possano entrare in corso d’opera nel civico consesso.
Si dice che un nuovo assessore possa essere una donna per dare una spruzzata di rosa alla Giunta. I nomi in tal senso non sono tantissimi: Mariolina Bono o Tiziana Russo. Con una precisazione però: Fabio Leonte e Mariolina Bono hanno entrambi appoggiato la lista LD, quindi sembrerebbe difficile che all’improvviso questa corrente possa vantare ben due assessori, anche se la Bono è di certo esponente ormai autorevole del partito. Quindi: Leonte senza Bono o Bono senza Leonte?
Gianfranco Vecchio (area Cusumano) al momento è l’unico rappresentante del partito in Giunta.
Si dice che potrebbe ripresentarsi il problema di pochi mesi fa, ossia un partito che non sa decidersi tra i vari esponenti delle diverse correnti in seno mentre Vito Bono attende il o i nomi.
E se alla fine spuntasse qualche outsiders?
Gennaio, termine ultimo indicato per mettere in atto il rimpasto, non è poi così lontano.
Cosa porterà Babbo Natale a Vito Bono?

Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

Nessun commento: