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mercoledì 7 luglio 2010

Nel segno di Falcone, Borsellino... e Saviano

“Temo che la magistratura torni alla vecchia routine: i mafiosi che fanno il loro
mestiere da un lato, i magistrati che fanno più o meno bene il loro
dall’altro, e alla resa dei conti, palpabile, l’inefficienza dello
Stato”. (Giovanni Falcone)

"Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il
sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perche' e' in cio' che
sta l'essenza della dignita' umana. ( Paolo Borsellino)

Saviano a El Pais: “L’Italia è un paese cattivo, sto pensando di andarmene”
di Redazione Giornalettismo

Lo scrittore in un’intervista rivela che potrebbe trasferirsi all’estero: “Per la gente il nemico non è il sistema, ma chi lo combatte”. “Italia es un paìs malvado para vivir”: Roberto Saviano, in un’intervista a Lola Galan del Pais, si sfoga dopo le polemiche degli ultimi mesi sul suo ruolo di scrittore antimafia e sulle polemiche con Berlusconi, senza mai nominarlo. Ma soprattutto, rivela di aver voglia di andarsene via: “Qui se hai un lavoro, o se riesci nella vita, la gente pensa che tu sia un raccomandato. E si vivono troppi anni senza avere i diritti garantiti”.

VIVERE SOTTO SCORTA - L’articolo comincia ricordando i cinque milioni di copie vendute del suo romanzo Gomorra, e la sua vita sotto scorta: “E’ il prezzo del successo. Sono usciti molti libri in Italia sulla Mafia, alcuni di alta qualità, ma la differenza è che la mia storia ha avuto un successo enorme. In caso contrario, nulla sarebbe accaduto. A volte penso che sto pagando un prezzo alto, ma perché continuo a scrivere. Non voglio diventare un “mafiologo” o un simbolo che viaggia il mondo per testimoniare. Non ho nemmeno paura di morire: ho parlato della mia morte così tante volte che ormai mi sembra una cosa che non mi riguarda. Ho paura di continuare a dover vivere così”. Cioè, sotto scorta e minacciato, in continuo pericolo di vita.

ANDARSENE DALL’ITALIA? – Tanto che Saviano dice anche di star cominciando a pensare di cambiare paese. “Sto pensando di andarmene. Spagnoli e francesi vedono l’Italia come un paese pieno di belle donne e bei paesaggi, ma non è così: in Italia si vive male, è un paese ‘feroce’”. Perché? “Perché qui in Italia se sei perseguitato da un sistema, prima o poi la gente comincia a pensare che tu stia facendo la vittima. Per la gente il nemico non è il sistema, ma l’individuo che è riuscito a fare qualcosa nella vita. Se lavori, si chiedono chi ti ha raccomandato. Se lavori in televisione, pensano che qualcuno ti ci ha ‘infilato’. E nell’80% dei casi è così, ma la gente si sente legittimata a pensare che questo accada sempre. E’ la nostra frustazione”.

IL PROBLEMA DEL PAESE – Saviano ritiene poi che abbia più impatto sulla vita dei singoli i vizi endemici dei paesi. Nel caso dell’Italia sarebbe la mancanza endemica del rinnovamento. “Se si guarda una politica francese, inglese o spagnola, ogni 10 anni ci sono facce nuove. In Italia, no. Ci sono paesi come la Romania, la Macedonia, Serbia e Grecia, che hanno la medesima politica dal10 anni. Ma nessun altro paese ha gli stessi politici stessi per 20 anni, come capita da noi”.

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