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giovedì 22 luglio 2010

La promozione del pescato siciliano

La Sicilia del mare all’improvviso si scopre virtuosa nella gestione dei fondi europei. Il buon esempio arriva dal mondo della pesca siciliana, che proprio in questi mesi sta affrontando una delle crisi piu' difficili di sempre.
Per contrastare il possibile declino di una tradizione che lega uomo e mare, la Sicilia ha a disposizione le risorse del Fep, il fondo europeo per la Pesca. Il Fep si articola in una serie di assi prioritari e misure attuative dei singoli interventi. Il piano finanziario e' stato definito per l'intero periodo di programmazione, che comprende le annualita' che vanno dal 2007 fino al 2013.
"La congiuntura internazionale incide sui consumi, anche su quelli alimentari - spiega Titti Bufardeci, assessore alle Risorse agricole della Sicilia - ma il contesto del settore e' aggravato dalle nuove regole europee, in termini di tutela ambientale e sicurezza, che hanno creato gravi restrizioni ai nostri pescatori".
Lo stanziamento assegnato alla Regione siciliana e' di poco piu' di 151 milioni di euro, meta' a carico dell'Unione europea, mentre la rimanente quota e' coperta tra risorse nazionali (40 per cento del totale) e regionali (10 per cento del totale). "In pratica - aggiunge Bufardeci - l'asticella degli investimenti e' gia' oltre il 58 per cento della spesa realizzabile. Ma questo dato verra' migliorato significativamente entro fine anno. Contiamo di arrivare a oltre l'80 per cento delle risorse disponibili". Lo split degli impegni finanziari inizia con 7,93 milioni di euro destinati, per il periodo 2007/2008, ad investimenti a bordo dei pescherecci e selettivita'. Sempre sullo stesso tema sono gia' stati messi a bando altri 3,9 milioni per il periodo 2010/11. Oltre 30,4 milioni di euro saranno spesi per investimenti nei settori della trasformazione e della commercializzazione. In dettaglio: 13,25 milioni per il triennio precedente e altri 17,04 milioni per le annualita' che vanno da ora sino al 2012. Diciassette milioni di euro vanno al settore dell'acquacoltura, 5 milioni per i piani di gestione locali e piu' di 18 milioni di euro per i porti e i luoghi di riparo per il settore della pesca. Per lo sviluppo di nuovi mercati e per le campagne di comunicazione e informazione il Fep Sicilia mette a disposizione del settore 3,4 milioni di euro. Stessa cifra che verra' utilizzata per servizi di assistenza tecnica.
"Con queste risorse dobbiamo compiere un salto di qualita' - afferma Bufardeci - affinche' le nostre flotte siano competitive a livello internazionale. A tre anni dalla chiusura del ciclo di programmazione, e' il momento di tracciare un primo bilancio: i dati del dipartimento regionale della Pesca, diretto dal dirigente generale Gianmaria Sparma, indicano in 88 milioni di euro le risorse gia' messe a bando".
Intanto, sempre a proposito di pesca, con una nota del ministero delle Politiche agricole e forestali, in risposta alle richieste formulate dal dipartimento della Pesca della Regione siciliana, e' stato stabilito che l'uso delle reti da traino e' consentito negli specchi di mare antistanti la Sicilia nella fascia compresa tra 0,7 e 1,5 miglia dalla linea di costa, a condizione che i fondali marini non siano inferiori all'isobata di 50 metri. La deroga non si applica alle zone di tutela biologica, alle aree e alle riserve marine e a tutte quelle zone dove sussiste, in base alla normativa vigente, il divieto di pesca.
Allo stesso tempo, con le risorse del Fondo europeo per la pesca, la Regione siciliana sta lanciando una campagna di comunicazione integrata per valorizzare, promuovere e sviluppare nuovi mercati per i prodotti della pesca e dell'acquacoltura siciliane. Il servizio sara' affidato con una gara; la documentazione integrale e' disponibile sul sito ufficiale del dipartimento degli Interventi per la Pesca. Per realizzare la campagna di comunicazione, i cui contenuti sono stati presentati alla Cabina di regia per le attivita' di comunicazione insediata nella sede della Presidenza della Regione siciliana, il dipartimento regionale per la Pesca mettera' a disposizione 2,4 milioni di euro del Fep (Fondo europeo per la Pesca, misura 3.4), che dovranno essere utilizzati per iniziative, di risonanza regionale e nazionale/internazionale, da svolgere a stretto contatto con la realta' del mondo della pesca, con le organizzazioni di produttori e con le organizzazioni professionali riconosciute, con l'obiettivo di promuovere le tradizioni marinare locali e la stagionalita' del nostro prodotto. La gara prevede la realizzazione di due linee di intervento: la prima riguarda l'organizzazione di un road show promozionale e informativo itinerante, mentre la seconda concerne l'ideazione e la realizzazione di campagne promo-pubblicitarie e informative sui media. Secondo quanto previsto dal capitolato, il road show promozionale dovra' essere realizzato con l'ausilio di un mezzo polifunzionale di grande impatto visivo (almeno 13 m di lunghezza). Il calendario del road show dovra' contemplare lo svolgimento di almeno quattro tappe in Italia (Milano, Torino, Parma e Verona) e altrettante all'estero (Parigi, Vienna, Francoforte e Mosca). Durante le tappe del road show si dovranno realizzare attivita' di promozione e di educazione alimentare rivolte ai consumatori, con il coinvolgimento di nutrizionisti ed operatori del settore quali pescatori, grossisti, ristoratori, dettaglianti, imprenditori dell'industria ittica e conserviera, prevedendo sia momenti educativi finalizzati ad una maggior conoscenza del prodotto ittico, delle sue varieta', proprieta' e stagionalita' che degustazioni. Inoltre, dovranno essere organizzati seminari e workshop per la creazione di nuovi contatti di tipo istituzionale e commerciale e per la realizzazione di scamb i tra operatori del settore ittico finalizzati a confrontare esperienze e conoscenze riguardanti tradizioni marinare, tecniche di pesca, gastronomia e folklore. La seconda linea di intervento prevede la realizzazione di campagne promo-pubblicitarie e informative sui media per migliorare l'immagine dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura e del settore della pesca regionale. La campagna, di carattere istituzionale, dovra' supportare lo svolgimento delle tappe del road show con apposite iniziative promo pubblicitarie. Lo sviluppo della pesca siciliana insomma passa anche, se non soprattutto, dalla promozione, dalla pubblicità, dai circuiti promozionali nazionali ed internazionali: le qualità del nostro pescato sono riconosciute in tutto il mondo. In Sicilia, e in Italia invece, queste sono quasi snobbate. Ed è un peccato.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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