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martedì 11 maggio 2010

Finanziaria regionale 2010: qualcosa arriva anche a Sciacca

Dopo lunghe discussioni e molte ore di assemblea, è stato finalmente approvato il Bilancio e la Finanziaria all’ARS. Tantissimi gli emendamenti discussi, ritirati o approvati alcuni dei quali riguardano da vicino Sciacca, il territorio limitrofo o settori nevralgici della nostra economia e società.
Nell’ambito delle risorse del PAR FAS Sicilia 2007-2013, al fine di promuovere lo sviluppo economico e sociale del territorio nonché per favorire gli interventi diretti a tutelare l’ambiente e i beni culturali, sono stati approvati e finanziati 4 progetti, due a Sciacca, uno a Lucca Sicula ed uno a Santa Margherita di Belice. Queste iniziative sono state portate avanti dal deputato saccense Vincenzo Marinello che è stato pubblicamente ringraziato per l’interessamento dimostrato dal sindaco di Sciacca Vito Bono e dall’assessore al ramo Vincenzo Fazio.
A Sciacca si procederà alla sistemazione e al completamento di Piazza La Rosa, in contrada Perriera, per un importo di 350mila euro e alla sistemazione e creazione di un’area verde e attrezzata in contrada Isabella, per un importo di 150mila euro. A Lucca Sicula invece è stato finanziato l’adeguamento di un centro polivalente per attività socio culturali, per un importo di 100mila euro mentre a Santa Margherita di Belice infine è stato finanziato il restauro del tempietto neoclassico denominato “cafè house” annesso al parco delle rimembranze, per un importo di 150mila euro.
“Sono molto soddisfatto – dichiara l’onorevole Marinello. Si tratta di 4 progetti per il quale mi sono fortemente battuto all’ARS nel corso dell’approvazione della Finanziaria.”
Ma non solo. Sempre su iniziativa dell’onorevole Marinello giungeranno 640mila euro per la pesca e la marineria. “Si tratta di una boccata d’ossigeno per oltre 50 imprese siciliane del settore pesca che potranno accedere al finanziamento per la costruzione di nuove imbarcazioni secondo una graduatoria approvata ma mai attivata a causa del precedente azzeramento del capitolo di spesa”. Lo dice il parlamentare regionale del partito democratico, Vincenzo Marinello.
“L’approvazione di un emendamento al bilancio che rimpingua il capitolo di spesa con 640 mila euro, recupera una situazione incresciosa nei confronti di aziende che avevano già costruito le imbarcazioni ed erano state inserite nella graduatoria – ricorda il primo firmatario della proposta, il parlamentare Pd, Vincenzo Marinello. – Queste aziende, sette delle quali in provincia di Agrigento, si erano viste negare il riconoscimento ed il conseguente pagamento di quanto dovuto a causa dell’assenza di fondi”.
“Ora si pone rimedio con l’incremento del capitolo che finalmente potrà aiutare un settore importante qual è quello della pesca sanando un sopruso – dice – che l’amministrazione regionale della precedente legislatura aveva illegittimamente avallato pur in presenza di sentenze della giustizia amministrativa passate in giudicato favorevoli alle imprese beneficiarie”.
Sempre per quanto riguarda la pesca importanti interventi sono stati previsti sia per quello che riguarda il cosiddetto “caro gasolio” (5 mila euro per il biennio 2009-2010) sia per quanto riguarda i contributi inerenti alla riparazioni di natanti, al fine di fronteggiare il danno causato dall’interruzione dell’attività di pesca. Il contributo in tal senso è di 80.000mila euro.
Nell’ambito dell’articolo 37 della Finanziaria viene garantita inoltre l’applicazione del canone ridotto delle concessioni demaniali marittime agli impianti di allevamento ittico.
Importanti finanziamenti anche per gli LSU. 1.063mila euro saranno destinati, nell’ambito delle misure per l’occupazione e lo sviluppo, agli LSU per il periodo che va da maggio a dicembre 2010.
“Un finanziamento utile a dimostrare l’attenzione mia e del Partito Democratico ad un settore nevralgico e spesso bistrattato. Anche in questo caso una boccata d’ossigeno che servirà a lenire le difficoltà inerenti agli LSU per tutto il 2010.”
Sempre su proposta di Marinello era stato presentato un apposito emendamento per fare rientrare al comune di Sciacca il debito EAS, ossia gli ormai famosi 4milioni e 200mila euro ma il governo regionale ha respinto la proposta. Quindi, almeno per il momento, un altro nulla di fatto per i soldi che la città termale attende dall’EAS, ente in liquidazione.
Nelle ultime sedute all’ARS si è parlato anche delle Terme di Sciacca e Acireale. Capito ormai che il processo di privatizzazione non verrà mai completato, si ci accinge ad aprire una nuova fase. La Regione siciliana si appresta ad attivare tutte le procedure atte a porre in liquidazione le società Terme di Sciacca S.p. A. e Terme di Acireale S.p.A. per poi procedere, attraverso una gara pubblica, ad affidare la gestione dei complessi termali a nuovi soggetti privati. Il futuro occupazionale del personale sembra garantito dall’articolo 21.
Gli altri finanziamenti riguardano il mondo dell’artigianato e dell’agricoltura. 3,5 milioni di euro per gli artigiani; 1milione e 500mila euro per le cooperative, 15milioni di euro per il settore dell’agricoltura e ulteriori aiuti per i danni causati dalla peronospora. Altri emendamenti presentati all’ARS dal Pd riguardano il credito d’imposta, l’istituzione di zone franche urbane, la proroga per le cooperative edilizie, 105milioni di euro destinati alla viabilità provinciale di cui 25 andranno alla provincia di Messina per le note tragiche vicende riguardanti le calamità franose che si sono avute in zona nell’ultimo inverno. Infine è stata prevista anche l’esenzione del ticket sanitario per coloro che hanno un reddito al di sotto dei 20mila euro annui e alcune norme a sostegno dell’editoria locale.
Infine, ma non per ultimo, la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia.
Il via libera dell'Ars alla norma in finanziaria sul ritorno alla gestione pubblica dell'acqua è stato accolto come una vittoria dal Pd che aveva presentato l'articolo di legge, mentre il Pdl critica l'atteggiamento in aula della maggioranza. "La norma innalza il profilo di questa finanziaria", dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all'Ars. "Il parlamento ha certamente compreso l'importanza di una norma che impone un dietrofront rispetto alla fallimentare gestione privata delle risorse idriche", aggiungono i parlamentari regionali del Pd, Giovanni Panepinto, Pino Apprendi, Davide Faraone, Vincenzo Marinello e Concetta Raia. Staremo a vedere adesso quanti e quali conseguenze porterà questa scelta nelle tasche e nei rubinetti dei cittadini siciliani.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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