Quickribbon

venerdì 23 aprile 2010

"Non siate timidi". Intervista al consigliere comunale Nicola Assenzo

Quali sono le principali iniziative che ha portato avanti in questi mesi?
In questi mesi ho presentato diversi interrogazioni all’amministrazione tra le quali quelle inerenti alla riapertura dello stadio comunale, dello stato del campo da gioco, quelle che denunciano lo stato precario delle vie Lido, Catusi, Bergamo, Brescia e Verona, l’interrogazione sull’albo pretorio, sullo Stazzone, sulle associazioni di vigilanza e sugli addobbi natalizi. Poi nel dettaglio io cerco di rivolgermi soprattutto ai giovani e di affrontare tutte quelle piaghe come il disagio giovanile ed il precariato che affliggono la nostra generazione. Mi sono occupato quindi soprattutto di attività inerenti allo sport ed alla cultura, attività che permettano la crescita dei giovani e gli allontanino dalla strada. In merito allo sport, mi sono interessato della riapertura dello stadio. Col precedente assessore, Ignazio Piazza, avevamo già cominciato qualche iniziativa, ora la delega è passata a Fazio col quale mi auguro la problematica possa continuare ad essere affrontata. A breve sarà convocata la Commissione Provinciale allo Sport attraverso la quale si chiederà la riapertura al pubblico dello stadio, almeno per 3500 persone. Questo permetterebbe alle società di aprirsi alla gente, attivare nuovamente gli sponsor oltre che si tornerebbe a dare un immagine degna della città alle squadre e tifoserie ospiti. Da lunedì inoltre entrerò a far parte della Commissione allo sport e spettacolo, e cercherò di occuparmi anche della locale squadra di tennis.
Qual è la sua valutazione di questi primi mesi di amministrazione Bono?
Come ho avuto modo di dire durante una delle ultime sedute consiliari, chi è capace di acquisire consensi e capire quali sono i problemi dei cittadini non è detto che sia altrettanto bravo e capace di risolverli. Io noto già adesso un evidente e notevole calo di consensi per l’amministrazione. Ci sono innumerevoli problemi da risolvere ed occorre maggiore decisionismo, basti pensare a vicende come quella della chiusura del traffico oppure se e quando fare il Carnevale. Ai problemi che già ci sono, non è possibile aggiungere quello dell’indecisione sulle scelte da compiere. Quindi al momento il mio giudizio basato sui fatti sull’amministrazione è negativo. Tutte le associazioni di categoria si lamentano, poche sono le iniziative inerenti all’attrattiva turistica, non si fa nulla per i giovani né per gli anziani, il mondo dell’imprenditoria lamenta una totale mancanza di attenzioni. Inoltre comparti fondamentali per la città come quelli della ceramica, dell’agricoltura e della pesca spesso si ritrovano senza interlocutori. La vicenda del cambio di assessore poi è stata gestita malissimo. La sostituzione dell’assessore è sembrata più una sorta di “minaccia” del Pd al sindaco: perché cambiare un assessore se lo stesso ha avuto i complimenti da parte di tutti? Di solito si cambia quello che non va. L’amministrazione inoltre non può apportare modifiche ed emendamenti in consiglio comunale all’ultimo momento, manca il dialogo anche all’interno stesso della maggioranza. L’opposizione di certo non è e non farà da stampella all’amministrazione, credo che prima o poi gli stessi rappresentanti della maggioranza arriveranno a bloccare o bocciare qualche punto tecnico o politico.
Prima delle elezioni l’Udc aveva partecipato al cosiddetto “Patto di San Michele”. Adesso il voto in consiglio del collega Friscia si è rivelato determinante per approvare il debito Bollare e il piano triennale delle opere pubbliche. E’ possibile che si profili un ingresso nella maggioranza da parte dell’Udc?
L’Udc non entra e non entrerà nella maggioranza. Il Patto di San Michele era solo un incontro al quale abbiamo partecipato e durante il quale non si è trovato alcun accordo. Tra l’altro i punti per i quali non si è trovato l’accordo sono gli stessi che adesso portano alla crisi della Giunta e della maggioranza. Per quanto riguarda le dichiarazioni di voto, le stesse sono sempre unitarie, l’architetto Friscia privilegia i punti tecnici e per questo li ha votati.
Se qualcuno invece vi chiedesse di aderire alla maggioranza?
Sicuramente per aderire alla maggioranza dovrebbe prima esserci un cambiamento radicale in seno all’amministrazione perché sono troppe le cose che non vanno. In questo momento chiederlo a noi sarebbe come chiederlo al Pdl, sarebbe come chiedere aiuto al 118 e noi non siamo gli infermieri di nessuno. Occorre proporre di certo qualcosa di veramente nuovo alla città.
Dal punto di vista personale come si sta rivelando questa esperienza da consigliere comunale?
Si tratta sicuramente di un’esperienza positiva, sono un giovane operatore politico e la mia soddisfazione in merito è doppia. Ho la possibilità di conoscere meglio alcune dinamiche della mia città, è un’esperienza che fa crescere notevolmente se intrapresa con coscienza e serietà, si viene contattati da tutte le categorie e realtà cittadine alle quali si cerca di dare le opportune risposte e soluzioni del caso. Infatti per esempio nelle mie interrogazioni cerco sempre di non parlare delle singole buche ma chiedo a chi di competenza perché si è agito o non si è agito in un determinato modo. Mi ero anche candidato alle elezioni provinciali dove sono il primo dei non eletti, quindi non si sa mai…
L’onorevole Calogero Mannino segue ancora con interesse la politica locale?
L’onorevole Mannino si tiene sempre informato su quello che accade in città, sicuramente si tratta di un Mannino nuovo, diverso, forse più moderno. Io da capogruppo dell’Udc mi rapporto con lui quando ho qualche indecisione o per conoscere meglio alcuni fatti del passato, chiedo i suoi consigli per poter agire in maniera più corretta. Allo stesso tempo però è bene sottolineare però che non mi ha mai imposto alcuna decisione o votazione all’interno del consiglio comunale. Io sono un giovane consigliere è il mio personale invito rivolto proprio a tutti gli altri giovani consiglieri è quello di essere autonomi, di non essere timidi, di esprimere la loro opinione durante le sedute consiliari e di non farsi dettare le decisioni da nessuno. Questi sono consigli che rivolgo anche a me stesso se un giorno li dovessi dimenticare.


Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

Nessun commento: