L’Afghanistan ci costerà 51 milioni al mese, quest’anno. A fronte dei 45 dell’anno scorso. In febbraio il Senato ha votato il rifinanziamento della missione, e da giugno la spesa sarà ancora più alta. La Russa l’ha detto: arriverà un altro migliaio di sodati. Eppure l’invio e la permanenza del nostro contingente, a fronte del “pantano” che la missione si sta dimostrando essere, sembra collimare sempre meno con l’articolo 11 della Costituzione, quel “L’Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali” fin troppo ignorato.
Gino Strada, di Emergency, è del tutto contrario alla riconferma dell’invio di nostri soldati. ”Vivo questo voto con l’animo disgustato da questa classe politica, che definisco di delinquenti politici. Perché quando una classe politica, la stragrande maggioranza del parlamento, vota contro la Costituzione del proprio paese, delinque contro la propria Costituzione, quindi il termine è appropriato. Oltre questo – ha continuato Strada – c’è lo sdegno per chi non vuol vedere la strage di civili che sta avvenendo in questi giorni, proprio in queste ore, dove si stanno compiendo crimini di guerra inauditi. Non solo si massacrano civili ma si impedisce che i feriti vengano evacuati negli ospedali. Di questo, ovviamente, abbiamo numerose testimonianze, da parte dei pochi che sono riusciti a superare i cordoni che le forze di occupazione hanno disposto intorno ai luoghi dei bombardamenti. Chiediamo ancora, con forza, che si apra un corridoio umanitario per soccorrere la popolazione civile di Marjah“.
Il capo dell’associazione volontaria ha poi un appunto da fare sui mezzi del contingente italiano. Il ministro della Difesa aveva assicurato: i nostri velivoli non possono portare agli errori cui hanno condotto i militari americani. ”Al ministro chiedo, e allora cosa sono i nostri, aerei da turismo? – ha commentato, duro, il medico – Cosa fanno, portano in giro i turisti a vedere i bombardamenti? Cosa ci fanno gli aerei militari in zone dove si sta bombardano? Sono affermazioni ridicole. Piuttosto, possiamo indicare alcuni dei pericolosi terroristi feriti dalle operazioni militari nella zona di Marjah. Feriti, perché i morti non li vediamo. Un ragazzo di 10 anni di nome Fasel, una bambina di 12 di nome Rojah che stava prendendo acqua al pozzo e si è presa una pallottola in un fianco, Said, di 7 anni, con una pallottola nel torace, un bambino di 9 anni di nome Akter che stava guardando dalla finestra quando gli hanno sparato in testa… questi sono i talebani“.
“I nostri politici – ha detto Gino Strada – non sanno niente dei talebani, non sanno di cosa parlano. Non saprebbero nemmeno indicare l’Afghanistan su una cartina muta. Purtroppo, questa è la gente che prende decisioni costano la vita a tanti afgani. E che costa una quantità di soldi impressionanti agli italiani. Siamo un paese dove si perdono centinaia di migliaia di posti di lavoro e si buttano via centinaia di milioni in una guerra per sostenere questo piuttosto che quel governo afghano. Mi piacerebbe avere un parlamento decente. Sull’Afghanistan continuano a dire agli italiani bugie clamorose, palle gigantesche. L’unica cosa da fare è smettere di sostenere questa classe politica. Io, personalmente, mi rifiuto di andare a votare. Lo farò quando ci saranno politici degni di questo nome”.
Vincenzo Marino
http://www.newnotizie.it/2010/05/19/lafghanistan-ci-costa-51-milioni-al-mese-strada-e-non-sanno-neppure-dove-si-trova/
venerdì 15 ottobre 2010
L’Afghanistan ci costa 51 milioni al mese, Strada: “E non sanno neppure dove si trova”
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