L’estate è la stagione più calda dell’anno e tante volte induce più alla siesta che a lavorare. Ciò nonostante è impossibile rilassarsi un po’, specie in una città come Sciacca che intende sfruttare, nel senso buono del termine, il turismo e vivere di esso. Le cose da fare dunque sono innumerevoli e, di conseguenza, la politica, nel senso stretto della parola, viene sempre dopo. E’ chiaro però che, prima o poi, saranno gli operatori a decidere quando, si dovrà procedere con Bono Ter e quindi col rimpasto. A dirlo sono i numeri ma non solo.
Dopo l’avvicendamento di Piazza con Fazio, è rimasta scoperta la delega alla pesca, comparto che, dopo aver avuto per un paio di mesi un esperto del settore, Piazza, si è ritrovata senza referenti. Tant’è vero che Ignazio Piazza, dopo il suo defenestramento per meri motivi politici, era stato nominato dal sindaco Vito Bono consulente ad hoc per la pesca. Non è dato sapere se poi questa “nomina” sia stata “sfruttata” o meno, soprattutto alla luce della crisi della marineria accentuata dall’entrata in vigore del Regolamento Mediterraneo voluto dalla Comunità Europea. Una cosa è certa: molti pescatori, a detta loro, fino a pochi mesi fa, potevano rivolgersi a Piazza essendo consapevoli di parlare la stessa lingua, di essere capiti nelle loro esigenze. Adesso il referente è direttamente il sindaco che ha trattenuto a sé la delega alla pesca. Nulla da eccepire per gli operatori del settore se non fosse che “il sindaco ha tantissimi pensieri e cose da risolvere, non può dedicarsi anima e corpo alla risoluzione dei problemi della marina”. Questo il sentire comune tra gli operatori portuali. Sciacca infatti, a dispetto dei sogni, continua ad essere una città marinara, un “piccolo villaggio di pescatori” per dirla alla Rocco Forte.
La possibilità del rimpasto in giunta non è dettato soltanto dalle esigenze della marineria ma anche da un problema politica nel vero senso della parola. I due principali alleati del sindaco Bono, i due partiti sul quale si regge la quasi totalità della maggioranza sono l’Mpa e il Pd. L’Mpa può contare come assessori il vicesindaco Carmelo Brunetto, Giuseppe Montalbano e Alberto Sabella anche se, gli ultimi due, spesso, si tengono in posizione defilata rispetto al partito e Montalbano, come si ricorderà, era stato presentato come assessore tecnico. Il Pd invece conta l’assessore Vecchio, di area Cusumano, e Fazio, vicino al segretario cittadino Giuseppe Coco. Completa il quadro l’uomo di fiducia del sindaco, il tecnico Turturici. Per i numeri siamo 3 a 2 per l’Mpa.
Sorge un problema anche di quantità di deleghe assegnate: alcuni assessori sono stati oberati di lavoro e responsabilità maggiori rispetto ad altri ed è complicato seguire tutto. Basti pensare all’assessore subentrato per ultimo: Vincenzo Fazio. Ma non solo.
Da qualche giorno corre voce in città che proprio l’assessore Fazio possa rinunciare e fare posto, probabilmente, all’attuale consigliere comunale Paolo Mandracchia il quale era stato in ballottaggio per entrare in giunta anche qualche tempo, quando si è pensato a sostituire Piazza. Tutti i diretti interessati al momento negano e smentiscono questa possibilità: Fazio, Mandracchia e lo stesso segretario del Pd Giuseppe Coco il quale, pochi mesi fa, aveva voluto fortemente la nomina di Fazio. Tra i papabili poi anche gli esponenti della Lista Democratica rimasti fuori dal consiglio per un solo voto. Potrebbe toccare a Fabio Leonte oppure a Filippo Marciante.
L’amministrazione ha tante cose da risolvere. Ultima notizia il ricorso al Tar di alcuni cittadini che, dato mandato all’avvocato e leader dei Popolari per Sciacca Stefano Scaduto, si oppone all’aumento del 35% della Tarsu. E, come si ricorderà, Scaduto sulla questione era stato alquanto deciso e netto.
Il caldo porta precise responsabilità: c’è la questione della pulizia delle spiagge, degli accessi al mare, dei parcheggi per accedere al mare e della possibilità di avere dei bagnini a monitorare la sicurezza dei bagnanti. Insomma l’estate porterà anche dei turisti ma quante cose da organizzare, quante cose da sistemare. Magari alla fine, stai a vedere, che conveniva essere “un piccolo villaggio di pescatori” rispetto ad una città turistica? Così, tanto per non deludere nessuno: saccensi e ospiti illusi da messaggi ingannevoli.
Chi dovrebbe lasciar posto all’eventuale terzo assessore targato Pd? L’indiziato sembra essere proprio quel Turturici fortemente voluto dal sindaco in carica. Quindi chiusura definitiva della fase tecnica e apertura di quella politica. E a proposito di politica anche il gruppo “Leali per Sciacca” formato dai consiglieri Patti e Sandullo reclamano qualcosa. E lo avrebbero chiesto senza mezze misure direttamente a Vito Bono. “Se non saremo presi in considerazione, valuteremo di volta in volta cosa fare e cosa votare”. Dichiarazioni sibilline che lascerebbero presagire anche un potenziale approdo verso l’opposizione a dispetto del mandato concesso dagli elettori.
E cosa ne pensa il sindaco Vito Bono del rimpasto? Sicuramente in questa fase il rimpasto è l’ultimo dei suoi pensieri a meno che da domani, cosa poco probabile, qualcuno non cominci a battere i pugno sul tavolo. Probabilmente entro agosto si dovrà definire tutto.
In fondo siamo sempre in estate, c’è da organizzare qualche evento per la stagione già in corso, si aspettano i prossimi consigli comunali, si guarda con apprensione al Piano Isabella e al Piano Regolatore Generale e poi… fa caldo. E i saccensi amano la siesta. Una siesta non si nega a nessuno.
Calogero Parlapiano - tratto "Controvoce"
giovedì 15 luglio 2010
In arrivo il Bono ter?
Etichette:
Articoli miei in "Controvoce",
politica,
Sciacca
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento