E’ strano come alle volte alcune persone ci camminino accanto, quasi ci sfiorino, ci osservino mentre noi non ce ne accorgiamo, facciamo finta di nulla o preferiamo voltarci dall’altra parte.
Cos’è la mafia?
“La mafia non è affatto invincinbile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”
Questa è la definizione che il giudice Giovanni Falcone dava di questo complesso fenomeno criminale.
"Se la mafia fosse solo un’organizzazione criminale, oggi non esisterebbe più. Nel nostro Paese, invece, la mafia esiste ormai da oltre 150 anni. Tutti si dicono favorevoli a combatterla, nessuno, però, si propone di sconfiggerla".
Questo invece è quanto ha affermato Marco Travaglio, giornalista e scrittore, per la presentazione del libro "Mani sporche".
La mafia è tanto radicata nel nostro territorio e così infiltrata in tutti i livelli della vita pubblica da non riuscire più a riconoscerla né a distinguerla. Se ci venisse incontro, andremmo a salutarla cordialmente come se fosse una bella donna. Se qualcuno di noi, in qualche modo, intuisse la sua vera natura, abbasserebbe gli occhi accelerando il passo o si fermerebbe a porgere inchini e riverenze. Non è che avremmo molta scelta.
La mafia non esiste, la mafia è stata sconfitta, decapitata, estirpata dalla cosa pubblica. La data del suo decesso è l’11 aprile del 2006, giorno dell’arresto del latitante più longevo: Bernardo Provenzano.
Per eliminare ogni sorta di dubbio che ancora potesse palesarsi, ecco pochi mesi dopo l’arresto del boss Salvatore Lo Piccolo e di buona parte del suo clan.
Quarant’anni di latitanza per “lu zu Binnu”, “solamente” ventiquattro per il suo erede Salvatore.
Dove si nascondevano? A casa loro.
A Corleone, a Palermo, a due passi dalle nostre vite. Chissà quante volte li avremo incrociati in Chiesa la domenica mattina.
Del resto è impossibile vedere le cose infinitamente vicine quanto quelle infinitamente lontane.
La mafia non esiste.
E’ come vapore acqueo, ti accorgi della sua presenza soltanto quando comincia a piovere ed allora è troppo tardi, ti sei già bagnato e l’ombrello non ti serve più a nulla.
Emergenza – Mafia.
Quante volte abbiamo udito o letto questa strana dicotomia.
Emergenza è un termine che indica una circostanza imprevista, improvvisa e dalla temporalità ben circoscritta.
Se la mafia fosse un emergenza non avremmo avuto decenni di barbarie, omicidi, attentati, clientelismo, mazzette.
Com’è possibile affrontare una piaga tanto radicata nel tempo e nello spazio con piani momentanei di emergenza?
Ma perché assillarsi? Tanto la mafia è morta, anzi non esiste.
Un giorno poi, poche settimana fa, l’operazione “Scacco Matto”, brillantemente condotta e portata a termine dai Carabinieri di Sciacca.
Ed è come essersi svegliati da un bellissimo sogno.
La mafia c’è, c’è ancora.
Le persone coinvolte ed arrestate sono state considerate essere i capofamiglia delle cosche locali di Sciacca, Menfi, Burgio, Sambuca di Sicilia, Montevago, Santa Margherita di Belice, Lucca Sicula, Ribera.
Tra di noi, accanto a noi.
La mafia esiste, c’è ancora, si muove in silenzio senza avere bisogno della notte, anzi è alla luce del sole che muove i propri tentacoli ed è alla luce del sole che deve essere contrastata e combattuta, opera magari in modo diverso rispetto ai decenni passati ma la sua presenza è fuori discussione.
In un Italia in cui l’eroe è diventato il tronista di turno e l’amore si muove solamente nel mondo virtuale della tv o di internet, occorre dare ai giovani un modello preciso, il giudice Falcone, il giudice Borsellino, servitori di uno Stato in cui credevano fermamente, o giovani come Peppino Impastato e tutti coloro i quali hanno perso la vita perchè hanno creduto che un paese nuovo, diverso, fosse possibile e non fosse solo un’utopica illusione.
E la paura della mafia?
“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.” (G. Falcone)
4 commenti:
Ottimo lavoro Calogero. Apriamo gli occhi, allarghiamo il concetto di Mafia a Sistema di Corruzione e Malaffare esteso a nazione intera.
Mafia non è solo spaccio o racket. Mafia è sempre di più LEGALITA', o meglio, infiltrazione nei territori della normalità.
Impresa, Sindacato, Enti, Industria, Politica, Partito, Terziario, Finanza.
E se ieri mafia era "Eroina a Marsiglia", oggi mafia è anche "acquisto di titoli di stato polacchi", "centri estetici lombardi", "edilizia in tutt'Italia" ...
Legale ed Illegale sono mischiati in un polverone intricatissimo.
E' per questo che estirpare la Mafia significa rivoluzionare l'intero Paese, a cominciare da Noi stessi, fino alla classe dirigente.
Grazie Calogero!
Wil
condivido, sottoscrivo e concordo.
non ci sono più le mafie di una volta, ci sono nuove speculazioni, nascoste, infiltratema allo stesso tempo visibili ed alla luce del sole...il silenzionon paga più, è giunta l'ora di svegliarsi e dare voce a chi la mafia la vuole sconfiggere e non solo combattere.
grazie a te, a presto.
ciao
"La mafia non esiste"
by Marcello Dell'Utri.
http://www.youtube.com/watch?v=Bb7NhlciNT4
Ok, ma questa è più che altro una barzelletta...
Come la mentalità mafiosa si è inserita in tutti i settori, bisognerebbe che la mentalità onesta e anti-mafia si infiltrasse un po' alla volta a sua volte per ribaltare la situazione.
Facile a dirsi e difficile a farsi, ma non vedo altre strade.
Sinceramente sono convinto che anche i grandi arresti come Provenzano, Brusca, Toto Riina etc, siano solo persone che hanno fatto il loro tempo e la mafia stessa dia in pasto alla legge.
Credo che siano mosse studiate, per accontantare ogni tot tempo l'opinione pubblica sull'operato dello stato contro la mafia con la quale esso è colluso.
Infatti arrestano sempre personaggi latitanti da una vita, personaggi vecchi che probabilmente all'interno dell'organizzazione non servono più o sono di intoppo ai nuovi capi emergenti.
E' una mia teoria da molti anni.
Un abbraccio Calogero, e un bravissimo come sempre.
Luca
Luca condivido e sottoscrivo quanto da te detto...
che vi sia una certa collusione con la mafia è fuor di dubbio, che si possa fare qualcosa di concreto in merito è al momento solo una speranza. grazie e a presto,
ciao
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