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lunedì 16 agosto 2010

Chiese da restaurare a Sciacca

Ammonta a quasi 3 milioni di euro il finanziamento predisposto dalla Commissione Bilancio per la ristrutturazione di diversi edifici sacri in Sicilia ed a Sciacca. Ne ha parlato l’onorevole Marinello durante una conferenza stampa.

Tante volte si parla dello stato di conservazione di chiese, edifici storici, sacri o di culto. Molti versano in condizioni di degrado e si dovrebbe intervenire con somma urgenza. Le chiese di Sciacca, o almeno parte di esse, conservano affreschi, angoli di arte e storia, unici al mondo, angoli che, la maggior parte delle volte, gli stessi saccensi sconoscono limitandosi ad esclamare: “guarda che bello”.
Prossimamente si potrà intervenire su parte del nostro patrimonio artistico e sacro attraverso dei finanziamenti predisposti ad hoc dalla commissione bilancio della Camera dei Deputati italiana.
Ne ha parlato durante una conferenza stampa tenutasi presso la propria segreteria l’onorevole del pdl Giuseppe Marinello.
I finanziamenti, è chiaro, non riguardano soltanto Sciacca ma anche altre zone della provincia di Agrigento e della Sicilia.
A Sciacca si interverrà sulla Casa della fanciulla Boccone del Povero al fine di completare il centro polivalente per un importo di 45 mila euro; sull’Istituto Figlie della Misericordia della Croce con la manutenzione straordinaria della Chiesa della Badia Grande: importo prestabilito 20 mila euro; sull’Istituto Cuore Immacolato di Maria attraverso la ristrutturazione straordinaria e l’adeguamento degli impianti dell’istituto di Piazza Marconi, altri 20 mila euro previsti; sull’Istituto Immacolata di Lourdes dove si procederà al restauro della Croce dipinta, 20 mila euro l’importo; sulla Parrocchia Beata Vergine del Carmelo con la manutenzione straordinaria della Chiesa e dell’organo (90 mila euro stanziati); sulla Parrocchia di Santa Caterina attraverso dei lavori di sistemazione e restauro del centro polivalente, 300 mila euro il finanziamento; sulla Parrocchia San Michele Arcangelo con la manutenzione, restauro e ristrutturazione del complesso monumentale della chiesa di San Michele (380 mila euro previsti); e sulla Parrocchia Santa Maria Maddalena (la Basilica di piazza Duomo) attraverso dei lavori di restauro e sistemazione dei locali sovrastanti la sagrestia da destinare a museo della Basilica nonché alla realizzazione dell’impianto di allarme della chiesa del Purgatorio per un totale di 370 mila euro finanziati.
Dunque una cospicua boccata d’ossigeno per gli edifici di culto della città termale. Esultano nel dettaglio l’arciprete Don Alfonso Tortrici, padre La Bella che da tempo denunciava lo stato di abbandono della chiesa di Santa Caterina, le suore della Badia Grande e del centro di Porta Palermo. Insomma interventi per tutti i gusti e dagli importi variegati.
Naturalmente tutti in città si auspicano, sacerdoti in primis, che questi lavori di ristrutturazione, adeguamento e restauro possa cominciare nel più breve tempo possibile per fornire un degno servizio a Sciacca ed al proprio patrimonio materiale, colmo di cultura e trasudante storia e arte.
Anche a Ribera, Naro, Agrigento e Alessandria della Rocca sono stati previsti dei finanziamenti per la ristrutturazione di alcuni edifici sacri del luogo mentre si è puntato su interventi straordinari circa la viabilità rurale e comunale a Menfi, Ribera, Sant’Angelo Muxaro, Agrigento, Castrofilippo e Sambuca di Sicilia. Come ben si sa infatti, anche il tema della viabilità rurale, delle periferie, delle campagne è molto dibattuto non solo presso la città termale ma un po’ in tutto il circondario agrigentino. Gli operatori saccensi del settore sperano che, nel prossimo futuro, si possa intervenire in modo concreto su alcune arteria di contrada Piana Schunchipani, di contrada Santa Maria, Pantaliano, Raganella, San Giorgio, Bordea, tutte zone quasi dimenticate dagli amministratori di qualsiasi colore politico, tutte zone dove gli incidenti purtroppo diventano frequenti specie in inverno, aree nelle quali manca di tutto: la segnaletica orizzontale e verticale, le barriere di protezione laterali sono vetuste o totalmente assenti, per non parlare dell’illuminazione pubblica che rappresenta un vero e proprio miraggio, lo stesso asfalto il più delle volte si riduce ad un ammasso informe di terra, terriccio e fanghiglia, buche profonde e pericolose, e tantissimi punti dove la strada lentamente scompare o perché invasa da piante e sterpaglie di ogni genere e grado o perché, ed è maggiormente pericoloso, sta letteralmente franando e ad ogni minima pioggia la situazione diventa sempre più disagiata.
E’ chiaro che per lenire queste difficoltà servono tantissimi soldi e finanziamenti ma non si può giocare sulla pelle delle persone, dei lavoratori, degli operatori del settore, dei residenti e dei semplici utenti di quelle zone. Occorre predisporre con somma urgenza il necessario.
Intanto presto avremo chiese più belle e completate nelle loro esigenze, e questa è un’ottima notizia che da tanto tempo si attendeva in città.

Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"

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