Fatto il rimpasto, firmato il documento e chiuso il congresso del Pd, si apre la fase dei lavori per la giunta Bono: la realizzazione del programma, la sistemazione delle strade, gli spettacoli natalizi, il carnevale 2011. Quali scelte verranno prese? Quando la programmazione diventerà la vera protagonista della città di Sciacca?
Tutto come previsto. Il Partito democratico saccense ha confermato come segretario cittadino Giuseppe Coco. Il congresso non ha sancito dunque particolari sorprese o prese di posizione. Il deputato del Pd all’Ars Vincenzo Marinello ha confermato che sarebbe stato opportuno procedere al rimpasto della giunta Bono dopo il congresso e non prima precisando di non avere nulla da ridire circa gli uomini che sono stati scelti.
La situazione politica al momento sembra delinearsi e qualche nodo si scioglie.
Il sindaco Vito Bono, dopo mesi di contrasti più o meno taciti, sembra esserne uscito rafforzato da queste scelte: rischiava la crisi politica, rischiava di perdere pezzi di maggioranza, nel peggiore dei casi rischiava anche di non avere più la maggioranza e invece ha ottenuto la conferma dell’intera squadra in consiglio comunale. 18 i consiglieri comunali della maggioranza, anzi, per la precisione 17 + 1. L’uno è l’indipendente Gioacchino Settecasi che, in consiglio, voterà e deciderà punto per punto. Si tratta comunque di una maggioranza solida. Il tempo ci farà capire se si tratterà anche di una maggioranza coesa.
Il documento programmatico firmato qualche giorno fa ha riconosciuto pari dignità politica anche al gruppo consiliare dei Leali per Sciacca formato dai consiglieri Sandullo, Patti e Gulotta.
Si vocifera che, a febbraio, al più tardi a marzo, anche questo gruppo avrà nominato un assessore. Ad oggi il nome più gettonato è quello di Ignazio Perrone che dunque prenderebbe il posto di Alberto Sabella. Ma è presto per parlarne.
Intanto il congresso cittadino del Pd consegna alla città anche un partito più solido. In che senso? Le diverse anime del partito si sono messe d’accordo o quantomeno hanno deciso di sotterrare l’ascia di guerra. Questo dovrebbe garantire in consiglio comunale un appoggio concreto ed unitario da parte di tutti i consiglieri provenienti dal Pd. Tutto bene allora? Non proprio.
Si attende il dibattito politico durante la prossima seduta del consiglio comunale. Non sono previsti sorprese ma è certo che, quella sede, rappresenterà il primo banco di prova per la nuova giunta Bono.
Intanto, è stata confermata la nostra indiscrezione già pubblicata più di un mese prima dall’avvenuto rimpasto: Gianfranco Vecchio, Vincenzo Fazio, Fabio Leonte, Carmelo Brunetto, Michele Ferrara e Alberto Sabella, questi i nomi degli assessori scelti o confermati dal sindaco Vito Bono. L’unica sorpresa è pervenuta dalla distribuzione delle deleghe: quella più attesa, ossia la delega alla pesca finora trattenuta dal sindaco dopo l’avvicendamento di Ignazio Piazza con Fazio, è passata al vicesindaco Carmelo Brunetto quando tutti pensavano che sarebbe andata a Fazio.
Ma del resto il ragionamento sarebbe stato anche logico oltre che politico: se in questi giorni la delega alla pesca sarebbe passata a Fazio tutti si sarebbero chiesti perché non gli fosse stata assegnata subito, al momento del suo ingresso. Ma tant’è.
La realizzazione del programma elettorale adesso passa attraverso diversi punti: i parcheggi, migliorare la viabilità stradale, l’occupazione e aprire nuovi cantieri. Da diversi mesi infatti si annunciano finanziamenti di diverso tipo e per diverse zone di Sciacca. Si tratta sicuramente di belle notizie ma al contempo, ad oggi, non si è visto aprire nemmeno un cantiere. Dato per scontato che ci vogliono dei tempi tecnici e burocratici per preparare il dovuto carteggio, se non cominciano concretamente i lavori non si rischia di perdere e veder decaduti i tanto strombazzati finanziamenti?
E’ possibile che, a tutti i livelli, locale, provinciale, regionale, nazionale, la politica sappia annunciare ma non sappia dire nulla sui tempi? Domande semplici, quasi scontate: quando cominceranno i lavori a seguito del tale finanziamento e quando finiranno. Anche la risposta è sempre scontata: non si sa, vedremo, c’è un iter ecc ecc.
Tutto in comode rate.
Nel frattempo ci avviamo quasi al periodo delle feste natalizie. Nel terzo polo turistico, perennemente in crisi di soldi, non si è ancora deciso cosa offrire alla città: spettacoli, pupazzi, trenini per i bambini, novene, banda musicale, complessini. Eppure siamo già a novembre. Probabilmente è ancora troppo presto per programmare. In fondo, da tempo ormai, vanno di moda i last minute, le offerte dell’ultimo secondo da prendere al volo.
A proposito di programmazione e dei tempi pachidermici della politica, tra 5 mesi sarà nuovamente carnevale. L’edizione 2011. Dal 3 all’8 marzo. A breve le maestranze che intendono partecipare dovrebbero cominciare a mettersi all’opera per fornire un prodotto di qualità e degno di questo nome: a che punto siamo? Sono stati individuati già dei capannoni dove poter lavorare? Si è scelto il percorso migliore, se in centro storico o alla perriera? Si è sicuri nel confermare la festa a marzo come da calendario oppure si intende riproporla a maggio per avere maggiori garanzie atmosferiche e turistiche? E gli eventuali testimonial? E la promozione pubblicitaria nazionale onde evitare che sia la solita sagra paesana e dell’hinterland? E poi la domanda principale: ma il carnevale si fa o no, risparmiando magari notevoli fondi per la riparazione delle arterie stradali comunali?
Lo scopriremo solo vivendo. A dicembre e gennaio scopriremo se a palazzo di città verranno recapitati i regali di Babbo Natale oppure il carbone della Befana.
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
mercoledì 3 novembre 2010
Politica: lavori in corso a Sciacca
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