Quali sono le principali differenze tra ricoprire il ruolo di assessore ed essere consigliere di opposizione?
Le differenze ci sono e sono sostanziali. Le differenze non solo sono legate alla diversità del ruolo ma sono legate al contempo a quanto dispone la legge, si deve operare e deliberare su competenze specifiche e portare a termine precisi atti d’indirizzo. Mentre dal punto di vista del rapporto con la città non penso vi siano differenze, in quanto ero e mi sento a tutt’oggi portavoce degli interessi collettivi, lo spirito comune deve essere quello di operare nell’interesse della città a prescindere dai ruoli e dagli schieramenti. Dal punto di vista politico invece una differenza c’è, ossia se si fa parte di una maggioranza che sostiene un sindaco in teoria si dovrebbe appoggiare e noi questa cosa non la riscontriamo. Penso al caso Pippo Turco o all’intervista rilasciata da Simone Di Paola: loro si sono resi attori di quanto noi sosteniamo fin dall’inizio.
Pensa che si manchi in coerenza?
Si, penso manchi la coerenza ma soprattutto il rispetto, in particolare su alcune posizioni. Per esempio, mi chiedo cosa ha spinto Simone Di Paola a fare quelle dichiarazioni forti? O si è carne o si è pesce. Come si può da un giorno all’altro criticare la propria maggioranza e successivamente presentare, a quanto pare, una lettera di scuse? Poi registro in merito ai due casi, risposte e metri diversi. Turco è stato espulso dall’Mpa mentre Di Paola invece è stato premiato. Perché? Forse Di Paola ha fatto da pungolo? Ritengo infine che le provocazioni hanno un valore pari a zero, la politica o la si fa o no.
Come pensa che è stata gestita dall’amministrazione la vicenda Piazza e la questione del rimpasto chiesto dal PD?
La vicenda Piazza non è stata gestita bene. Non c’è dubbio che vi fosse una questione politica ma vi invito tutti a leggere la determina sindacale attraverso la quale il sindaco ha inserito nella giunta Fazio in luogo di Piazza: è piena di contraddizioni. Nella determina il sindaco fa espresso riferimento alle vicende politiche che hanno determinato questo avvicendamento, parla del concetto politico e di conseguenza poltroni stico. Vito Bono quindi non è indipendente dalla politica, è schiacciato dalla politica, oppure ha un concetto di “indipendenza” parecchio astratto. Io ho rispetto per tutti gli amministratori e si deve tenere alta la china. Ho tanti amici all’interno della maggioranza ma politica e aspetti personali sono due cose molto diverse: l’amicizia non può bloccare l’attività politica. Non sta a me giudicare se l’ex assessore Piazza abbia più o meno operato bene. Anche io ho ricoperto la delega alla pesca e mi ricordo di aver sistemato l’illuminazione presso il modo di levante del porto di Sciacca. Poi, in ambito pesca, ci sono fattori sui quali il comune non sempre ha le competenze.
L’ex sindaco Mario Turturici dice di aver lasciato i conti in ordine, l’attuale sindaco Vito Bono afferma da tempo che mancano al Comune le risorse finanziarie. Dove sta la verità?
Nel momento in cui Vito Bono ha deciso di candidarsi a sindaco conosceva bene la situazione delle casse del comune di Sciacca. Non è che nelle casse del comune i soldi mancano dal gennaio 2010. E’chiaro che, col tempo, le risorse economiche a favore dell’ente Comune sono diminuite, penso per esempio alla questione ICI. Ma avete mai sentito in precedenza Mario Turturici nascondersi dietro la frase che soldi non ce ne sono? Ci vuole programmazione, le somme vanno ricercate presso i ministeri, come è successo per esempio in passato allor quando si dovevano cercare dei fondi per la contribuzione a sostegno degli LSU. Se c’è la programmazione, possono essere espletate tutte le esigenze. Perché in passato si poteva fare mentre adesso no? Penso al contributo carburante per le famiglie che accompagnano figli disabili presso strutture situate fuori Sciacca: come mai fino al 2009 questi contributi venivano riconosciuti mentre nel trimestre finale del 2009 sono stati abbattuti di un quinto? Perché nel primo trimestre del 2010 questi stessi contributi sono completamente scomparsi? E ancora, penso alla scerba tura. L’ultimo intervento straordinario di scerbatura risale al maggio del 2009. La città non è normale, non sono questi i presupposti della normalità. Per il mercato ortofrutticolo non è stato ancora fatto nulla, eppure io avevo lasciato tutto pronto: il box, i soldi per comprare gli arredi. Si doveva approntare il piano di viabilità interno al mercato: che cosa hanno fatto? Sul mercato del contadino infine i fondi per realizzarlo li ho portati io: cosa hanno fatto con quei soldi? A cosa sono stati destinati? Perché non si muove nulla? Sono tutte domande che io mi pongo. Vorrei tanto esprimere un giudizio positivo sulla giunta e sugli assessori ma non posso poiché i dati sono inequivocabili.
Perché, a suo parere, l’Mpa ha deciso di non appoggiare la candidatura dell’ex sindaco Mario Turturici alle ultime elezioni comunali?
Noi del Pdl avevamo fatto sforzi enormi per fare eleggere Lombardo a Presidente della Regione e D’Orsi a Presidente della Provincia e ci eravamo riusciti. Ci saremmo aspettati che l’Mpa avesse fatto la sua parte durante le comunali ed invece ci siamo ritrovati Lombardo a Sciacca sul palco insieme a Vito Bono. Secondo me chi fa politica lo deve fare con trasporto, con passione, io sono molto attratto dalla politica per la quale rubo tempo al mio lavoro ed alla mia famiglia. Evidentemente l’atteggiamento dell’Mpa è stato caratterizzato da logiche spartitorie. Ma questa è solo una mia opinione, magari mi sbaglio. Certo è che il loro mancato appoggio è stato decisivo se pensiamo al fatto che Vito Bono è stato eletto al primo turno grazie ad uno scarto di 300 voti soltanto e tenendo conto che noi eravamo soli contro tutti. La sconfitta elettorale ha lasciato dell’amaro in bocca ma Mario Turturici è già rimpianto dai cittadini. Poi è chiaro che le elezioni sono come una competizione ed occorre avere la consapevolezza che si può vincere o perdere.
Ma, a suo giudizio, per la vittoria elettorale di Vito Bono, sono state più decisive le probabili fratture interne al Pdl oppure il fatto che, si diceva, Mario Turturici non salutasse la gente per strada?
Questo non lo so. Sicuramente la campagna elettorale di Vito Bono secondo me è stata denigratoria, è stato sempre a parlare anche nei manifesti elettorali dell’auto blu e della presunta antipatia di Turturici. Non so e non credo che la mancata rielezione dell’ex sindaco è riconducibile al fatto che si dicesse fosse antipatico oppure che non era mai in giro. Il rapporto con la città si deve avere ma ci sono aspetti che vanno oltre e la gente dovrebbe saper valutare tutto, se una persona ha capacità politiche, personali, se ha le competenze e le conoscenze. E Mario Turturici le aveva, contrariamente a Vito Bono.
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
martedì 23 marzo 2010
"Vito Bono non è indipendente". Intervista al consigliere comunale Gianluca Guardino
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