Una canzone di qualche anno diceva: “L’estate sta finendo e un anno se ne va”. Anche la nostra estate ormai si avvia alla conclusione mentre ci auguriamo che qualcosa di carino accada a Sciacca prima della fine dell’anno in merito ad eventi e spettacoli.
La cosiddetta Sciaccaestate 2009 è stata povera di grosse manifestazioni ma alla fine le date sono state riempite lo stesso. Insomma chi si è accontentato non è andato deluso poiché tra mostre, spettacoli teatrali, qualche concertino all’aperto e caffè letterari molte serata sono trascorse in modo piacevole ed a tratti divertente.
Il fenomeno nuovo di questa estate appena passata sono stati per l’appunto i caffè letterari, un modo nuovo e diverso per veicolare la cultura, il sapere, per conoscere libri pregevoli ed incontrare gli autori. E’ arrivata a Sciacca gente di prestigio come Gaetano Savatteri, Roberto Scarpinato, Enrico Bellavia, Maurizio De Lucia, Carlo Vulpio, Raimondo Moncada: gente esperta che ha saputo conquistare la platea, firmare autografi su libri appena acquistati, farsi scattare foto insieme ai fans. Insomma in un tempo nel quale, a detta di tutti, si consuma poca cultura e si vendono pochi libri, questa ondata di incontri è stata molto apprezzata e seguita, non solo dagli addetti ai lavori ma da tutti coloro che sono assetati di conoscere e di comprendere determinati fatti in modo diverso, forse più diretto.
Accanto ai caffè letterari, non possiamo tralasciare di parlare delle sedi di questi incontri: il Castello Luna, il Castello Incantato ed il Complesso Monumentale della Badia Grande. Tutti luoghi incantevoli, restituiti alla città, luoghi un tempo semiabbandonati ed adesso riaperti, fruibili e soprattutto molto belli e tenuti bene.
Alla Badia Grande si è svolto dal 25 al 30 agosto la seconda edizione dello Sciacca Film Fest la cui prima edizione invece era stata realizzata all’interno dell’atrio comunale. Questo festival del cinema ha sicuramente avuto successo, ha coinvolto tanti ragazzi nell’organizzazione mentre tante le fasce d’età appassionate di corto e lungometraggi. Anche le proiezioni sono state un ottimo modo per veicolare tematiche spesso ignorate da altri media come quella dell’immigrazione, dell’acqua o del conflitto arabo – israeliano. La gente segue, partecipa, spende, segno tangibile che non si cerca soltanto il grande spettacolo, il cantante di fama nazionale ma anche il dettaglio, l’arte fatta in casa, il coraggio di osare e di credere che qualcosa di diverso si possa organizzare.
Albert Einstein scriveva: “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, fino a quando arriva un pazzo che non lo sa e la realizza.” Dovremmo riflettere a lungo su questa frase, sia i cittadini che le amministrazioni pubbliche. Si può cambiare registro, si può sperimentare, si può avere successo portando in scena cose diverse, troppe volte si rinuncia ad offrire un evento soltanto perché non rientra nei canoni tradizionali. Forse questa estate è servita anche a questo, grazie ai privati che ci hanno creduto, grazie alle associazioni che hanno creato, grazie ai gruppi teatrali che credono in quello che fanno.
Tra arte, libri, esposizioni e musica, forse è mancato un po’ lo sport. Abbiamo avuto a fine agosto “Momenti di Sport” con la seconda esibizione dei migliori schermitori italiani, siciliani e locali ma è stato l’unico evento sportivo. Su questo terreno si può e si deve fare di più e non solo in estate. L’atavico problema della mancanza a Sciacca di un palazzetto dello sport sicuramente influisce negativamente e depotenzia da troppo tempo ormai un settore che no muore solo per la grande passione dei ragazzi e degli allenatori coinvolti: l’amministrazione deve fare qualcosa, il tempo delle promesse è giunto al capolinea. Da adesso in poi si deve lavorare. E di gran lena.
Sciacca dimostra tutti i giorni di non essere soltanto il paese del carnevale ma una città di artisti, di gente appassionata, che sa andare incontro alla vita con allegria e decisione al contempo, gente che sente il bisogno di “fare”, di vivere, di muoversi, una città viva e dinamica: ci vogliamo augurare che tutte queste prerogative non siano solo appannaggio degli elementi della società civile ma anche dei responsabili della cosa pubblica, degli enti, degli amministratori a tutti i livelli.
Per esempio, sarebbe “cosa buona e giusta” cominciare sin da questi giorni a programmare gli eventi del prossimo periodo natalizio nonché le sfilate, il programma, i passaggi televisivi legati al Carnevale 2010. Non si può proseguire sul terreno della superficialità, non si può giungere all’ultimo momento per poi sentirsi dire: “ormai è troppo tardi per realizzare qualcosa.” E’ troppo tardi quando qualcuno decide di perdere del tempo prezioso, è troppo tardi quando si guarda a distruggere con polemiche sterile ed inutili anziché costruire tutti insieme per la città, è troppo tardi quando per crescere si decide di rimanere fermi, arroccati su posizioni antiquate.
Programmazione, coraggio, voglia di sperimentare, ricerca per tempo di fondi pubblici e sponsor: sembrano pazzie, basterebbe semplicemente organizzarsi ed avere uno staff di persone qualificate che lavorano soltanto su quello.
Questa estate che ha visto l’esibizione del bravo Don Backy, che ha affidato il ferragosto a gruppi locali solari ed energici come gli Skarafunia, che ha veicolato idee e sani principi ha dimostrato che qualcosa di nuovo è sempre possibile e che il “nuovo” può anche coincidere con il “bello”.
Non dimentichiamo questa lezione, altrimenti un’altra estate, un altro anno sarà trascorso come tutti i precedenti: invano.
Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"
giovedì 24 settembre 2009
Il coraggio delle Idee
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