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martedì 29 marzo 2011

Processo Uragano: sentenza in arrivo?

Chieste le condanne per gli imputati dell’operazione “Uragano” accusati di aver pilotato alcuni appalti pubblici. Tra di loro due esponenti dell’Mpa Michele Ferrara e Lorenzo Maglienti. Tra pochi giorni la sentenza anche se agli imputati verrà applicato l’indulto


Presunta gestione illecita degli appalti pubblici. I reati contestati vanno dalla truffa ai danni dello Stato alla turbativa d’asta, dall’abuso di ufficio alla frode in pubbliche forniture. Queste le principali accuse per coloro che sono coinvolti nel Processo denominato “Uragano”, seguito ad una operazione della polizia. Si parla anche di presunte gare d’appalto truccate grazie ad una rete di complicità tra imprenditori, politici e impiegati comunali.
Il Pubblico Ministero Salvatore Vella, sostituto procuratore della Repubblica, ha chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi per Marco Maglienti, imprenditore edile ed il pagamento di un’ammenda di 32800 euro, 6 mesi e 2200 euro di sanzione per il figlio Lorenzo, consigliere comunale in carica nelle file dell’Mpa, 1 anno e 4 mesi più 31900 euro di multa per Maurizio Matalone, impiegato nella ditta gestita da Maglienti, 2 anni e 1200 euro di multa per Agostino Bono, geometra dello Istituto Autonomo Case Popolari, 1 anno e 900 euro di sanzione per l’imprenditore Rosario Fara, 6 mesi e 9000 mila euro di ammenda per l’imprenditore Salvatore Guirreri, 9 mesi e 9000 mila euro di sanzione per Calogero e Domenico Indelicato, 2 anni e 1200 euro di multa per Antonio Manetta di Ribera, 2 anni e 1 mese più 23200 euro di multa per Filippo e Santo Modicamore, 2 anni più 1200 euro di multa per Salvatore e Sebastiano Porretta, ex impiegato comunale, 2 anni e 1200 euro di multa per Gaspare Tortorici e Salvatore Vaiana.
Chiesta la prescrizione invece per altri quattro indagati. Tra di loro c’è l’attuale assessore allo spettacolo ed allo sport del comune di Sciacca Michele Ferrara (Mpa) che ai tempi ricopriva il ruolo di assessore ai lavori pubblici. Chiesta la prescrizione anche per Antonietta Guttaiano, Marco Vinti e Vito Perrone.
Secondo le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica, si sarebbe messo in piedi un sistema che garantiva l’aggiudicazione certa ad un gruppo di imprese.
Un blitz che, come si ricorderà, è scattato il 25 settembre del 2006 ed è culminato con 33 indagati mentre le indagini riguarderebbero una serie di lavori pubblici appaltati dal comune di Sciacca nel 2003.
La sentenza sarà emessa mercoledì 30 marzo dopo che si concluderanno tutte le arringhe degli avvocati difensori ma poiché si tratta di fatti antecedenti al 2006 nei confronti di tutti gli imputati dovrebbe essere applicato l’indulto.

Calogero Parlapiano - tratto da "ControVoce"

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