
La verità è che qui tutti parlano del voler mutare le cose, ma poi stanno tutti appollaiati nelle comodità di una vita fatta di raccomandazioni, fatta del partito che ti promette ora questo e ora quello... in tutti i settori, a cominciare dalla scuola.
Chi ama la propria città, spera che possa cambiare.
E per cambiare è necessario che si denuncino le cose che non vanno.
Mettendoci la faccia, il nome ed il cognome. L'anonimo e l'anonimato è complice e succube dello stesso sistema.
Strana la mentalità saccense, riposta su un territorio naturalisticamente fantastico.
Come raccontava qualche tempo fa un amico, "a Sciacca siamo tutti pronti a fare le Rivoluzioni, basta chi nni muvemu chi a li 2 a gghiri a manciari e chi a l'8 c'è la pattita... "
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