
La sicurezza stradale dei cittadini di Sciacca non può e non deve aspettare la fine della campagna elettorale né tantomeno può essere oggetto di strumentalizzazioni di sorta da parte di chicchesia: si deve solamente agire, decisi ed in fretta. Siamo così abituati a vedere le nostre strade ridotte ad un colabrodo che quasi neanche più ci scandalizziamo né protestiamo, tutto sembra normale perfino gli incidenti, perfino citare il comune per danni. Ed è strano constatare come il comune spesso preferisca pagare le rimostranze del singolo automobilista piuttosto che mettere fine ad un fenomeno pericoloso per la pubblica incolumità.
Alle buche spesso siamo costretti ad aggiungere una perenne scarsa illuminazione dei tratti stradali maggiormente frequentati in estate e, si sa, è complicato scansare le asperità dell’asfalto al buio.
Del resto le stesse problematiche le vivono anche tutti quei cittadini che giornalmente frequentano le vie rurali e di campagna ma di loro nessuna si cura, in fondo sono saccensi di serie b, sono una minoranza silenziosa, una minoranza da solleticare al limite sono in periodi di elezioni, per le solite promesse del momento.
Tornando alla nostra stagione estiva possiamo invece constatare con piacere che le spiagge risultano essere già abbastanza pulite grazie all’intervento di pulizia deciso ed effettuato per tempo la qual cosa non può far che piacere a tutti quei bagnanti i quali hanno già inaugurato la loro personale stagione estiva. Allo stesso tempo è quasi normale prendere atto che del servizio di sicurezza garantito dai bagnini non c’è al momento nemmeno l’ombra: tale servizio tutti gli anni viene inaugurato sempre in ritardo, spesso solo per un mese o un mese e mezzo. Come se un imprevisto possa palesarsi soltanto nel mese di agosto o settembre. Trattasi inoltre di un servizio che garantirebbe altresì un posto di lavoro per numerosi giovani, almeno per un paio di mesi all’anno. Ma come spesso accade, accostare a Sciacca i termini “giovane” e “lavoro” rischia di essere un tabù, impossibile da sfatare.
Tirando le somme, quindi, al momento non possiamo fare altro che invitare tutti i saccensi alla prudenza tanto nel tragitto per raggiungere la propria spiaggia preferita quanto una volta giunti al mare, procedendo con andatura moderata, non eccedendo in sorpassi, con la cintura ben allacciata per gli automobilisti, indossando sempre il casco per i motociclisti, facendo attenzione a piroette, tuffi, scogli o mare ingrossato dal vento. Sperando che chi di dovere possa mettere il più presto possibile in sicurezza le strade di accesso alle zone balneari e le spiagge stesse.
Nell’attesa non ci resta che augurare una buona estate a tutti.
Calogero Parlapiano - tratto da "Controvoce"
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