
Essere speciali. C'è gente che pur non sapendo nulla di noi, in uno sguardo ci coglie come una rosa in estate, ci legge dentro come se fosse una vita che ci conoscesse, ci sfoglia pagina dopo pagina, petalo dopo petalo e ci nascondiamo ai suoi occhi, tristi di essere tanto vulnerabili, tanto indifesi. Spesso, invece, chi ci cammina di fianco è assopito, è malato di quella strana malattia chiamata quotidianità con la quale ogni cosa si ripete all'infinito senza possibilità di novità... non se ne accorge ma non perchè non ci voglia bene, semplicemente è la vita, è così che va e che continuerà ad andare.... molte persone si affiancano durante il nostro percorso, alcune ci sorpassano e non le rivedremo mai più, altre scelgono di camminarci vicine ma ogni tanto mangiano la nostra polvere e noi la loro.
Come mi sento oggi? E' la domanda che non trova quasi mai risposta, "mi sento bene", "va tutto bene", "bene, tutto ok"... come mi sento oggi? Come sto dentro?
Essere speciali. Essere tetto e cielo per qualcuno di cui si sa tutto e non si sa niente... essere speciali senza essere nessuno, essere cosa? essere per chi? Essere speciali e non capire di esserlo, essere speciali e non capire di esserlo per tante persone, vicine e lontane,
essere speciali ma non per lei... quindi per nessuno.
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